Atene incalza la leadership tedesca: in arrivo 463 mila teu
Spread abbattuto sulle rotte marittime internazionali. C’è un settore, quello della proprietà della flotta portacontainer globale che non esercita direttamente attività armatoriale, in cui la Grecia non rischia default. Anzi, tallona, insidiandola sempre più dappresso, la leadership tedesca.
È quanto sancisce un report della società Alphaliner che vede Atene come principale protagonista nel mercato dei nuovi ordini, in un quadro dove la Germania detiene tuttora il 33,1% della capacità complessiva.
“Dall’inizio della crisi finanziaria nel settembre 2008 – spiega il rapporto – gli investitori greci hanno effettuato 73 nuovi ordini di navi per 463.000 teu, pari al 44% della capacità totale ordinata mentre il Regno Unito si assesta a 35 unità per 241.000 teu, pari al 23%. Al contrario, la Germania ha collocato nuove commesse per 37 unità pari a soli 161.000 teu, ovvero il 15% della capacità prevista”.
A contribuire al recupero greco, sottolinea Alphaliner, “l’ordine di dieci unità da 13.800 teu da parte di Enesel SA che riflette il crescente interesse da parte di una proprietà non tradizionale al settore container”. Lo spostamento di interesse dal tradizionale settore bunker, conclude il report, è dovuto ai bassi prezzi delle nuove unità e alle economie permesse dai risparmi legati al carburante”.