Palermo – È ai nastri di partenza, al porto di Palermo, il corso OTS (Operatore tecnico subacqueo) realizzato dal Centro Studi Cedifop formazione professionale di subacquea industriale.
Il corso, che avrà una durata di 500 ore, è valido per l’iscrizione al registro “Sommozzatori” istituito dal Ministero dei Trasporti, presso una capitaneria di Porto, sul territorio nazionale e il successivo accesso all’Inshore (il cui livello occupazionale supera anche il 90%), con relativa iscrizione presso l’assessorato al Lavoro della Regione Siciliana, unica autorità italiana competente per la Commissione Europea, mercato interno, libera circolazione dei professionisti.
Ma i costi d’iscrizione, vitto e alloggio, non agevolano affatto i giovani siciliani che intendono entrare a far parte dei professionisti della subacquea industriale. È, infatti, di Alcamo l’unico siciliano iscritto al corso che annovera anche due giovani provenienti dal Marocco e dalla Nigeria. Gli altri allievi che frequenteranno al Molo Sammuzzo provengono dalla Campania, dall’Emilia Romagna, dal Friuli Venezia Giulia, dal Lazio, dalla Lombardia, dal Piemonte, dalla Puglia, dalla Sardegna e dalla Toscana.
Attualmente, purtroppo, la Sicilia non ha una legge che assegni un contributo a chi intenda iscriversi e frequentare il corso, con la prerogativa di un lavoro nel mondo della subacquea. Giovani invogliati, oltretutto, dall’alta richiesta di operatori subacquei, sia a livello nazionale che internazionale, che arriverebbero a conseguire il titolo attraverso i percorsi formativi istituiti dal Cedifop validati dall’IDSA (l’associazione mondiale delle scuole per subacquei industriali) oltre che raccomandati dall’IMCA (International marine contractors association), l’associazione internazionale di categoria costituita a Londra nel 1995 che rappresenta le imprese attive nel settore dei lavori marittimi e subacquei offshore.