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“PER LA LOGISTICA È L’ORA DEL DINAMISMO” – PAROLA DI ANDREA GENTILE

Nel suo intervento al convegno di presentazione della ricerca 2018 dell’Osservatorio Gino Marchet il presidente di Assologistica ha sottolineato come gli operatori siano impegnati in un forte processo di rinnovamento per rispondere a un mondo produttivo automatizzato e interconnesso. Strategico – in questo scenario – il ruolo del lavoro.

Milano, 8 novembre 2018 – “Nell’edizione dello scorso anno di questo convegno la parola d’ordine era CAMBIAMENTO, termine tuttora più che attuale al quale è tempo di accompagnarne però altri, come ad esempio DINAMISMO, CREATIVITA’, VIVACITA’”. E’ stato questo l’esordio del presidente di Assologistica Andrea Gentile al convegno di presentazione della Ricerca 2018 dell’Osservatorio sulla Contract Logistics della School of Management del Politecnico di Milano.

“Il nostro settore è investito dagli effetti della cosiddetta 4a rivoluzione industriale – ha continuato Gentile – Le aziende nostre committenti sono sempre più digitali e interconnesse e Industria 4.0 è da tempo realtà anche Italia (ricordiamolo: secondo Paese manifatturiero d’Europa). E la logistica cosa fa di fronte a un mondo produttivo incamminato verso l’automazione e l’interconnessione massicce? Ovviamente, si adegua e lo fa innovando e rinnovandosi”.

Come è emerso dalle case history presentate e che coinvolgono aspetti importanti dell’operatività dei 3PL (come ad esempio la gestione sempre più tecnologica dei customer service), “questo adeguamento in molti casi sta avvenendo in modo egregio – ha detto Gentile – perché da sempre gli operatori del variegato mondo della logistica sanno leggere e interpretare le criticità, trasformandole in opportunità per continuare a crescere e a farlo in modo innovativo. Sempre l’anno scorso dichiaravo un certo ottimismo verso la crescita economica del nostro settore e, nel complesso, posso dire di non essermi sbagliato, poiché – come si evince dai dati presentati oggi – sia nel 2017, ma anche per il 2018, il fatturato del mercato della contract logistics è in aumento, sebbene l’incidenza della cosiddetta strategic contract logistics – ovvero di quella logistica in cui l’outsourcing di una parte rilevante del processo è affidata a un unico fornitore – rimane stabile rispetto alla totalità del mercato”.

Se il fatturato del settore è in salita, altrettanto in crescita risultano però i costi dei fattori produttivi della logistica, incluso il costo del lavoro. Lavoro che di recente ha assistito al rinnovo del CCNL, il quale – pur lasciando aperte alcune criticità – ha introdotto delle novità. “Ebbene anche in questo specifico ambito occorre ricordare come il cambiamento non abbia risparmiato il mondo del lavoro logistico – ha continuato Gentile – e conseguentemente quello delle relazioni industriali, come ad esempio quanto accaduto negli ultimi anni a seguito di  agitazioni da parte dei cosiddetti sindacati autonomi, che di fatto hanno leso il diritto di impresa e il diritto al lavoro, creando una grave situazione nella quale il legittimo esercizio del diritto di sciopero e la normale dialettica sindacale vengono sostituiti da comportamenti illegali e penalmente rilevanti”.

In un mondo dominato dal “real-time” imposto dalla rete (e dagli acquisti sempre per via elettronica) è ovvio che la componente “flessibilità” nel lavoro logistico abbia assunto un’importanza ancora più cruciale. “E il nuovo CCNL ha accolto questa esigenza, introducendo, ad esempio, alcuni elementi di flessibilità dell’orario e dell’organizzazione del lavoro – ha chiarito il presidente Gentile – E’ stata superata la rigidità nella distribuzione dell’orario di lavoro, che era ancora basata sullo schema rigido di 5 giorni settimanali e 8 ore giornaliere, e quindi penalizzante per l’organizzazione aziendale; ed è inoltre significativa l’eliminazione del divieto di lavoro a chiamata quale ulteriore strumento di flessibilità. Quel che è certo è che si stanno facendo strada nuove esigenze e altrettanto nuove soluzioni vengono adottate, spesso ben accette tanto dai lavoratori quando dai datori di lavoro: penso a certe forme di welfare aziendale oppure alla diffusione dei contratti di smart working per il personale d’ufficio, in particolare per quello qualificato”.

E’ indubbio che le figure professionali del settore stiano subendo importanti cambiamenti, alcune di esse scompariranno, altre nasceranno ex-novo. “Al riguardo tengo a sottolineare che Assologistica sta conducendo, in collaborazione con l’Agenzia per il Lavoro Gi Group, una ricerca per scandagliare quale sarà appunto il futuro delle professioni logistiche. Ricerca i cui risultati verranno poi presentati nel corso di un convegno che vedrà coinvolto anche il Politecnico di Milano”, ha aggiunto Gentile.

Sempre in tema di nuove professioni, il presidente di Assologistica ha ricordato come l’Associazione sia stata tra i firmatari dell’accordo che ha inquadrato i rider (fattorini che con biciclette, scooter e motocicli che consegnano a domicilio merci soprattutto comprate online) nel CCNL della logistica, merci e spedizioni come “personale viaggiante” con orario super flessibile. Con tale sottoscrizione sono stati garantiti a questi lavoratori dignità, diritti salariali e protezione sociale.

“Desidero infine lasciarvi con una nota di attualità – ha concluso Gentile – In Parlamento nel giugno scorso – su proposta della deputata Renata Polverini – è stata ripresentata una proposta di legge nella quale si chiede al Governo ‘l’introduzione di disposizioni in materia di rappresentanza sindacale nei luoghi di lavoro, di rappresentatività delle organizzazioni sindacali e di efficacia dei contratti collettivi di lavoro, nonché delega al Governo per l’introduzione di disposizioni sulla collaborazione dei lavoratori alla gestione delle aziende, in attuazione dell’articolo 46 della Costituzione’. Che dite: I tempi sono maturi per tutto questo?”