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PILKINGTON: FIRMATA LA CONCESSIONE FINO AL 2024

DiCatello Scotto Pagliara

Mar 24, 2018

L’Autorità di sistema portuale e la vetreria industriale concludono positivamente l’iter autorizzativo per il pieno rilancio dello stabilimento a Porto Marghera

Venezia, 24 marzo 2017 – Si è concluso positivamente l’iter che ha condotto alla stipula della concessione pluriennale che l’Autorità di Sistema Portuale ha assegnato fino al 2024 alla Pilkington Italia Spa, la storica vetreria industriale operante a Porto Marghera.

La Pilkington è fortemente legata alla storia di Marghera e del porto: lo stabilimento vetrario risale infatti al 1924, per conto della Società Italiana Vetri e Cristalli. Da allora il sito produttivo ha subìto diverse vicende societarie. A seguito di ristrutturazioni a livello globale, il 16 giugno 2006, il Gruppo Pilkington viene acquistato dall’azienda Giapponese Nippon Sheet Glass (NSG) mantenendo “Pilkington” un marchio primario all’avanguardia dell’industria.

Lo scorso ottobre nello stabilimento di Porto Marghera è stato acceso il nuovo forno per la produzione di vetro float. Un nuovo impianto nato in un luogo storico per la produzione del vetro a Venezia, che opera dal lontano 1932 e in cui la tecnologia float è iniziata nel 1987 che, dopo un primo rifacimento nel 2002, non ha interrotto la produzione fino al 2012.  L’innovazione è stata possibile anche grazie al rinnovamento di una buona parte degli impianti preesistenti, con importanti ricadute sulle performance di crescita, consentendo, tra l’altro, anche la produzione di Pilkington Optiwhite™, un prodotto altamente innovativo ottenuto grazie all’attenta selezione di materie prime che rendono il prodotto finale, il vetro, particolarmente trasparente e adatto alle moderne richieste dell’industria e dell’arredamento di alta gamma.

Oggi siamo soddisfatti e orgogliosi di rilanciare ufficialmente un modello aziendale che ha dimostrato solidità e concretezza: sono queste le aziende che fanno crescere il nostro Porto e il nostro territorio” ha affermato il Presidente dell’Autorità di Sistema Pino Musolino. “Siamo a fianco della Pilkington, che nella sua decisiva fase di rilancio torna a investire a Porto Marghera puntando sull’innovazione: innovazione che guarda caso, ancora una volta, parte da qui. Mentre molte voci parlano, spesso a sproposito, di Porto Marghera, diamo un segnale concreto e reale del rilancio di Porto Marghera e del futuro possibile, che comincia oggi”.

Venezia è sempre stata, nella sua storia, uno dei centri fondamentali dell’industria vetraria, per la rete di trasporti navali che ieri come oggi la collega con i luoghi di produzione della materia prima, per la sua vocazione commerciale ma soprattutto per le capacità tecniche che qui prima che altrove si sono espresse in questo settore.

Con la firma di oggi confermiamo la volontà di andare avanti, e continuare nel futuro a investire nella sede di Marghera, che per la sua posizione strategica ci consente di ricevere via mare la materia prima, e dall’altro di essere collegati con tutti i maggiori mercati europei” ha affermato al termine della stipula il Direttore Generale della Pilkington, Alessandro Michetti.

Il periodo di rilancio ha avuto impatti positivi anche sul fronte occupazionale: la Pilkington Italia di Porto Marghera conta 192 dipendenti, di cui sessanta sono stati assunti recentemente a seguito della riaccensione del forno di produzione. Il fatturato dell’azienda nell’esercizio chiuso al 31 marzo 2017 è stato di circa 60 milioni di euro.

In chiusura, il Presidente Musolino ha voluto sottolineare che “l’iter amministrativo-procedurale per il rilascio della concessione pluriennale è stato concluso in tempi record, e ottimizzato dall’integrazione in un unico atto dell’autorizzazione e della concessione, entrambe necessarie ai sensi di legge per svolgere attività imprenditoriale: un’ottimizzazione che è stata possibile da un lato grazie a una performance procedurale innovativa condotta in sinergia dagli Uffici competenti dell’Autorità di Sistema Portuale e dall’altro dalla piena operatività della Pilkington nei vari step che hanno condotto alla firma”.

Inquadramento storico del sito di Pilkington Italia Porto Marghera

Lo stabilimento vetrario di Porto Marghera (VE) risale al 1924 quando venne installato un grande forno che alimentava due macchine di tiraggio orizzontale di vetro piano, per conto della Società Italiana Vetri e Cristalli. Da allora lo stabilimento subì diverse vicende societarie, aggregandosi dapprima con la Società Italiana Coke (1927) per sfruttare il gas di cokeria sotto il patrocinio del Gruppo Fiat.

Successivamente la società, divenuta Vetrocoke (1959), passò alla Montecatini (1968) e all’EGAM (1974), entrando a far parte delle società a partecipazioni statali (ENI/AGIP Carbone).

Nel 1980 la Vetrocoke cessò di esistere e nacque la Italiana Coke S.p.A. di proprietà dell’ENI-Agip Carboni, che nel 1981 si separò in Veneziana Vetro S.p.A. per la sezione vetri (proprietà EFIM, altro gruppo a partecipazione statale) e Italiana Coke S.p.A. per la sezione coke (di proprietà dell’ENI). In seguito (1986) la Veneziana Vetro S.p.A. trasformata in Società Veneziana Vetro S.p.A. divenne parte integrante del polo pubblico del vetro avente come capogruppo la SIV, Società Italiana Vetro di San Salvo-Chieti (esistente dagli anni ’60 e di proprietà anch’essa dell’EFIM).

Nel 1987 venne realizzato il moderno impianto Float che, dal 1988 produce vetro piano destinato esclusivamente al mercato dell’Edilizia. Nel Dicembre 1993 il gruppo SIV fu acquistato dalla joint-venture Pilkington-Techint che volle incorporare la Società Veneziana Vetro nella SIV. Rafforzando l’orientamento dell’insediamento produttivo di Venezia, dal Marzo 1994 è stato costituita la Divisione Edilizia con il compito di commercializzare tutti i prodotti vetrari per l’edilizia nell’ambito del Gruppo SIV, qualsiasi fosse il luogo di produzione o la provenienza esterna.

Nel Dicembre 1995 la proprietà della SIV S.p.A. diventa al 100% della Pilkington, leader tecnologico nell’industria globale di vetro piano, con attività produttive in 24 paesi su cinque continenti e uffici commerciali in 130 paesi.

Dal 1996 avviamento della produzione di vetro stratificato di sicurezza in lastre di dimensioni fino a 6000 mm x 3210 mm. Sempre in quell’anno l’azienda ottiene la certificazione per il Sistema di Gestione Qualità secondo la norma UNI EN ISO 9002; nel 1999 Pilkington Italia S.p.A. ottiene la certificazione per il Sistema di Gestione Ambientale secondo la norma UNI EN ISO 14001 e viene avviato il progetto Lavoro Sicuro per il sistema di gestione della sicurezza.

A seguito di ristrutturazioni a livello globale, il 16 giugno 2006, il Gruppo Pilkington viene acquistato dall’azienda Giapponese Nippon Sheet Glass (NSG) mantenendo “Pilkington” un marchio primario all’avanguardia dell’industria. L’associazione di due leader tecnologici con affermata esperienza di collaborazione ha creato un preminente fornitore globale e innovatore nel campo industriale.

Oggi, NSG Group è uno dei più grandi produttori mondiali di vetro e di sistemi di vetro in tre principali aree di business: Automobile, Edilizia e Vetro Tecnico. L’attività “Automotive” comprende il vetro per il primo equipaggiamento auto e i pezzi di ricambio originali nonché i mercati dei vetri per il trasporto specializzato. L’attività “Architectural” fornisce vetro per l’edilizia e per le applicazioni dell’energia solare. L’attività “Technical Glass” comprende il vetro ultra sottile per schermi digitali, lenti e guide di luce per stampanti nonché fibre di vetro utilizzate nei separatori di batterie e nelle cinghie dentate di motori.

Il gruppo NSG ha attività produttive in circa 30 paesi su quattro continenti e vendite in circa 105 paesi. Nell’esercizio chiuso al 31 marzo 2017, il Gruppo ha registrato un fatturato di 580,8 miliardi di JPY (circa 4,88 miliardi di Euro). Di cui, il 38 per cento è stato generato in Europa, il 25 per cento in Giappone, il 20 per cento in Nord America e il 17 per cento nel resto del mondo.

L’azienda Pilkington Italia di Porto Marghera invece conta 192 dipendenti, di cui sessanta sono stati assunti recentemente a seguito della riaccensione del forno di produzione. Il fatturato dell’azienda nell’esercizio chiuso al 31 marzo 2017 è stato di circa 60 milioni di euro.