Stanziati 3,25 milioni l’anno per l’adeguamento dello scalo
La Regione Toscana parteciperà attivamente alla realizzazione delle opere infrastrutturali del porto di Piombino con uno stanziamento di 3,250 milioni l’anno fino al 2015. Lo stabilisce la seconda variazione della legge Finanziaria approvata dalla Giunta regionale che prevede la possibilità di estensione dei finanziamenti anche per gli esercizi successivi. La decisione consentirà all’Autorità portale di contrarre un mutuo di 50 milioni di euro da destinare alle opere: circa la metà di quei 111 milioni di investimenti previsti dall’accordo economico siglato nei giorni scorsi a Roma dallo stesso presidente Enrico Rossi.
Si va completando in questo modo un lungo percorso istituzionale (incominciato con il riconoscimento dell’area industriale di Piombino quale “area di crisi industriale complessa”, il decreto ministeriale per l’adeguamento dello scalo e la nomina del presidente della Regione a commissario straordinario) che porterà alla stipula di un Accordo di programma. L’obiettivo è trasformare Piombino in un infrastruttura “in grado di demolire – spiega il Presidente Rossi – una parte consistente delle circa 1000 navi che ogni anno in Europa vengono rottamate”. “E’ chiaro che per noi la soluzione del problema Costa Concordia è di estrema importanza, ma l’adeguamento che stiamo progettando e che realizzeremo va ben oltre la questione Costa e avrà positivi effetti sulla siderurgia e sull’intero distretto industriale costiero”.
L’Accordo conterrà il dettaglio dei impegni finanziari dedicati a ciascun intervento, tra cui il molo foraneo sottoflutto, la banchina da 370 metri, il piazzale da 8 ettari, oltre naturalmente all’escavo che porterà i fondali a 20 metri di profondità. A completamento di queste opere, previste nel protocollo, si aggiungerà la realizzazione della strada di collegamento diretto tra il piazzale del porto e la viabilità nazionale.