• 22 Novembre 2024 14:09

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Piombino, il CDM “avvicina” l’arrivo della Concordia

Stabilite le regole per l’ammodernamento dello scalo

Il Consiglio dei Ministri ha dichiarato Piombino “area di crisi industriale complessa” definendo con apposito decreto le regole per l’ammodernamento e l’adeguamento del suo porto. Il provvedimento, al fine di accelerare un piano già previsto dal Prp della cittadina toscana, dà al Presidente della Regione Toscana l’incarico di commissario straordinario, “il quale si avvarrà come soggetti attuatori del Comune di Piombino e dell’Autorità portuale”. Tra gli interventi più urgenti: il dragaggio dei fondali, il completamento dello svincolo fra la Tirrenica e il porto, il risanamento dei sedimenti contaminati del porto. “Le risorse per completare le opere – spiega una nota – saranno oggetto di un’intesa fra le istituzioni interessate da concludere entro un mese e mezzo”. L’intesa interistituzionale consente di sbloccare 90 milioni di euro, “un importante contributo al superamento della grave crisi industriale e occupazionale che affligge la zona di Piombino”. “In questo senso – prosegue la nota – il forte ammodernamento e potenziamento delle infrastrutture portuali e la realizzazione del collegamento viario tra l’area siderurgica e portuale e l’asse stradale Cecina-Civitavecchia costituiscono un intervento decisivo per il rilancio delle attività produttive dell’intera zona”.

L’accelerazione data dal Governo all’infrastrutturazione dello scalo si inserisce nel pieno delle polemiche e delle pressioni per l’ottenimento dei lavori di demolizione di Costa Concordia e non mancherà di surriscaldare ulteriormente il clima. Ad oggi, si sono detti interessati ai lavori, a vario titolo, i sistemi portuali di Liguria, Lazio, Campania e Sicilia, senza contare il porto di Livorno. Piombino, essendo il porto più vicino all’incidente, è stato fin dal principio individuato dal ministro dell’Ambiente come scalo di riferimento per le operazioni. Tuttavia, ad oggi, le sue banchine non sarebbero in grado di ospitare il relitto, a meno degli adeguamenti che il decreto rende possibili. “L’approvazione del decreto – afferma  infatti il presidente della Regione Toscana – è per noi un doppio motivo di soddisfazione. Da una parte infatti, consentendo di avviare subito i lavori, rende effettivamente praticabile la destinazione della Costa Concordia nel porto di Piombino. Si accelerano poi gli interventi infrastrutturali, tra cui le opere portuali previste dallo specifico Piano regolatore, la bretella di accesso al porto e gli interventi di bonifica della zona. Tutto questo si lega all’attesa dichiarazione dell’area come situazione di crisi industriale complessa, un riconoscimento che apre nuove concrete prospettive di riqualificazione e rilancio complessivo di quello che per la nostra regione rappresenta un settore strategico, vitale per l’intero sistema economico toscano, il secondo polo siderurgico a livello nazionale. Ci auguriamo ora che si vada quanto prima alla firma dell’intesa che renderà operativo il decreto”.