Accordo tra Capitanerie di porto e Ministero dell’Ambiente
La Guardia Costiera userà anche i satelliti per incrementare le attività di vigilanza antinquinamento e il pattugliamento aereo e navale nelle aree Marine Protette. Lo prevede uno dei due accordi firmati al Roma con il ministero dell’Ambiente che rafforzano la collaborazione per la tutela ambientale. Tra le altre azioni previste anche l’avvio della fase sperimentale che vedrà il Corpo delle Capitanerie di porto impegnato nel contrasto di eventuali incidenti e fenomeni di contaminazione da sostanze tossiche trasportate da navi, attraverso dotazioni speciali per squadre terrestri, equipaggi navali e gruppi sommozzatori. Un secondo accordo fissa le modalità di finanziamento per le attività di controllo e monitoraggio sui Siti di interesse Nazionale di Taranto e Crotone, localizzati in ambito costiero.
Foto: Da sinistra il Contrammiraglio Stefano Vignani, il dott. Giuseppe Italiano, il Comandante Generale Amm. Isp. Capo Pierluigi Cacioppo, il Capo Reparto Ambientale Marino Aurelio Caligiore, il Capitano di Vascello Rodolfo Giovannini e la dott.ssa Armenia Polsoni.