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Porti verdi. Enel consegna studio di fattibilità all’A.p. di Venezia

DiGiovanni Grande

Ott 31, 2011

Sarà possibile alimentare quattro unità da crociera con il cold ironing

Proseguono i lavori, nell’ambito del progetto “Porti Verdi”, stabiliti dall’accordo stretto a febbraio 2010 tra Enel e l’Autorità Portuale di Venezia per rendere l’attività dello scalo ambientalmente sostenibile. E’ stato infatti consegnato lo studio di fattibilità predisposto per l’elettrificazione delle banchine del bacino di Marittima (“cold ironing” o “shore power”), progetto destinato ad alimentare le navi da crociera in sosta evitando così che vengano tenuti accesi i generatori di bordo. Si tratta del primo passo concreto nel progetto dell’Autorità Portuale di Venezia che prevede di poter alimentare simultaneamente quattro grandi navi da crociera, ognuna delle quali può assorbire, secondo l’attuale normativa tecnica internazionale, una potenza massima pari a 16 MW. La capacità complessiva dell’infrastruttura sarà pertanto pari a 64 MW e rappresenterebbe l’infrastruttura di cold ironing più grande del mondo.

Grazie alla maggiore efficienza e ai sistemi di abbattimento delle emissioni presenti nelle centrali elettriche, il cold ironing consente, rispetto ai generatori di bordo, una riduzione di oltre il 30% delle emissioni di CO2 e di più del 95% degli ossidi di azoto e del particolato, nonché l’azzeramento dell’inquinamento locale e acustico.

Enel ha anche ultimato il piano di mobilità elettrica per il trasporto di personale e croceristi nell’area portuale, con l’installazione delle prime due public station per la ricarica elettrica e l’attivazione del contratto di fornitura ‘Enel drive’.

Sempre nell’ambito del progetto, Enel Sole, la società di Enel specializzata nell’illuminazione pubblica ed artistica, ha inoltre creato la copertura luminosa a basso consumo del complesso architettonico della Chiesa di Santa Marta, ubicata nell’area portuale. L’illuminazione della chiesa, costituita da sei complessi illuminanti a palo cilindrico e 15 proiettori orientabili con sorgente luminosa a LED, genererà una potenza pari a 68 W, a fronte di un consumo di 43 W, determinando così un risparmio energetico pari al 45% rispetto ad un impianto tradizionale.

In base all’accordo sottoscritto con VTP – Venenezia Terminal Passeggeri – Enel Green Power, la società di Enel dedicata allo sviluppo e gestione delle fonti rinnovabili, ha poi realizzato uno studio di fattibilità per la realizzazione di un impianto di generazione di energia elettrica da fonte solare fotovoltaica, prevedendo la copertura degli edifici ubicati nell’area demaniale del porto.

L’impianto fotovoltaico, con una capacità installata che oscillerà tra 1,2 e 1,4 MW, sarà in grado di produrre annualmente circa 2 milioni di KWh, pari all’80 per cento del fabbisogno di energia per l’illuminazione e la climatizzazione del Terminal Passeggeri, e permetterà di evitare l’emissione in atmosfera di circa 900 tonnellate di CO2/anno.

Il progetto Porti Verdi di Enel nasce dall’analisi delle esigenze di sviluppo e valorizzazione ambientale dell’intero sistema energetico portuale e propone un ventaglio di servizi ad alto valore ambientale: studio di sistemi di mobilità elettrica e sviluppo di fonti rinnovabili come il solare e l’eolico nell’area portuale, adozione di sistemi di illuminazione a led a basso consumo, iniziative di illuminazione artistica e, in generale, miglioramento dell’efficienza dei sistemi energetici dei porti.

Il traffico marittimo è all’attenzione delle istituzioni internazionali per l’adozione di politiche finalizzate a ridurre gli impatti ambientali relativamente alle emissioni climalteranti e all’inquinamento. Banchine elettrificate sono già operative in Nord America nei porti di Los Angeles, Seattle, Juneau e Vancouver, in Europa a Goteborg e Lubecca, e sono allo studio in molti altri grandi scali del mondo.

Enel ha già progettato per il porto di Civitavecchia la prima banchina elettrificata del Mediterraneo e ha siglato protocolli d’intesa anche con l’autorità portuale di La Spezia e di Bari, oltre che con l’Autorità portuale di Barcellona in Spagna, in partnership con la controllata Endesa.