L’obiettivo è sfruttare i nuovi moli commerciali
L’idea è quella di fare del porto di Augusta un hub container. Potenziando l’attuale dotazione infrastrutturale (una banchina lunga 300 metri, profondità 14,5-15 metri, 100 mila metri quadri di piazzale) con le due banchine attualmente in costruzione (460 e 240 metri di lunghezza, 16 di profondità).
È per questo che, di concerto con l’Ap, International Terminal Services Augusta, gruppo che gestisce il traffico commerciale dello scalo siciliano, sta cercando un partner strategico – terminalista o armatore – in grado di portare nuovo traffico.
Tra i vantaggi offerti dallo scalo la posizione favorevole nel Mediterraneo e la leadership di Augusta nel settore bunker.