• 30 Gennaio 2025 14:48

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Porto di Chioggia, l’autorità autorizza il cantiere Cimolai per la costruzione e l’imbarco di 2 gru da 100 metri di altezza

Via libera anche alla nuova barriera frangiflutti in darsena le saline

Venezia – Il porto di Chioggia ospiterà fino a maggio 2026 un cantiere di oltre 45 mila metri quadrati operato dall’azienda Cimolai Technology che allestirà in questi spazi due gru portuali a cavalletto (classe “800 ton GOLIATH crane”) di oltre 100 metri di altezza. Una volta completati, i manufatti saranno imbarcati da Chioggia, con l’ausilio di carrelli SPMT (Self-propelled modular transporter), e inviati agli stabilimenti Fincantieri di Monfalcone.

L’operazione, autorizzata dall’Autorità di Sistema Portuale veneta con una decretazione pubblicata in queste ore, conferma il ruolo di primo piano degli scali lagunari nel segmento dei carichi industriali speciali (project cargo), comparto favorito anche dagli ampi spazi retroportuali disponibili e dalla professionalità e specializzazione della comunità portuale veneziana e clodiense.

L’area autorizzata per l’attività di montaggio sorge nella sezione portuale di Val Da Rio ed è ricompresa nei piazzali portuali esterni alla cinta doganale, tra la stazione di travaso di Veritas (nord) e il fabbricato demaniale n. 950 (sud). Si tratta di spazi che, conformemente al Piano Regolatore Portuale, sono destinati a ospitare attività economiche connesse al porto e che già nel 2023 erano stati utilizzati da Fincantieri Infrastructure per costruire manufatti metallici imbarcati successivamente verso il Texas proprio dalle banchine di Val Da Rio.

Sul fronte della difesa del centro urbano e del rilancio dell’attività diportistica, l’Autorità ha autorizzato la realizzazione di una nuova barriera frangiflutti da parte dello Sporting Club Marina presso la Darsena Le Saline. La barriera sostituirà quella esistente, realizzata alla fine del XIXo secolo a delimitazione del tratto terminale del Canale Lombardo. La nuova barriera avrà uno sviluppo complessivo di circa 480 metri, suddiviso in sette tratte per garantire la discontinuità – come richiesto dalla Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per il Comune di Venezia e Laguna – e sarà realizzata in palancolato in calcestruzzo, struttura ottimale per garantire la durabilità nel tempo, con sovrastante cordolo in calcestruzzo, cui saranno resi solidali i rivestimenti in plastica riciclata, materiale durevole ed eco-sostenibile. Pur conservando le dimensioni della barriera precedente, la nuova opera potrà contare dunque su un impatto visivo migliore, grazie anche all’attenzione riservata alle strutture di rivestimento, e su una maggiore resistenza agli elementi atmosferici.

Il Presidente AdSP MAS Fulvio Lino Di Blasio dichiara: “Il Porto di Chioggia riparte attraendo investimenti in due settori chiave per il suo sviluppo, da una parte i project cargo e la sinergia con il settore industriale, dall’altra il rilancio del comparto turistico e, nello specifico, della vela da diporto. Segnali importanti per uno scalo che ha sofferto negli ultimi anni ma che possiede delle specialità di grande rilievo sia sul fronte del traffico merci, sia su quello delle attività legate al turismo, allo sport e alla crocieristica. Significativo, inoltre, che l’autorizzazione al cantiere di Cimolai sia arrivato in tempi particolarmente brevi, avendo beneficiato dell’innovazione tecnologica offerta dal nuovo sportello digitale ‘Autorizzazione unica ZLS’ che fluidifica l’interazione tra gli enti, riducendo i tempi di gestione delle pratiche senza oneri aggiuntivi a carico delle imprese”.