• 21 Novembre 2024 16:49

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Porto di Napoli. Aggiornato il protocollo d’intesa sulla sicurezza

Implementato il documento del 2007

 

Prosecuzione delle attività del posto di pronto soccorso istituito all’interno del porto, controllo preventivo e vigilanza anti-infortuni, corsi di formazione per il personale dell’Autorità portuale e delle imprese che operano nello scalo. Sono alcuni punti del protocollo d’intesa “per la pianificazione di interventi in materia di sicurezza nell’ambito portuale di Napoli” firmato da Regione Campania, ASL Napoli1, Autorità portuale di Napoli, Inail, Direzione Provinciale del Lavoro, INPS, Capitaneria di porto di Napoli, Prefettura, datori di lavoro delle imprese operanti in ambito portuale autorizzate ai sensi degli artt. 16, 17 e 18 della legge 84/99 e rappresentanti delle organizzazioni Sindacali CGIL, CISL, UIL, UGL.

Il documento, nato da un’esperienza inaugurata nel 2007, mira a rendere più incisive le iniziative prese fino ad oggi sperimentando una graduale estensione delle misure anche ad altri settori di attività oltre quello originario circoscritto alle operazioni portuali tout court (carico, scarico, movimentazione e deposito merci).

Se è vero, infatti, che in tali attività si è registrato “un abbattimento della percentuale di rischio stimato intorno al 40%” è anche emerso che tra i settori più pericolosi figura quello della cantieristica e delle riparazioni navali. Qui, ricordano i sottoscrittori, “solo nell’ultimo biennio il trend degli infortuni con prognosi superiori a 3 giorni, si e attestato su una consistenza numerica oscillante tra i 25 ed i 27 incidenti l’anno, alcuni dei quali hanno determinato a carico delle vittime mutilazioni particolarmente gravi”.

Via libera, dunque, all’estensione del Sistema Operativo Integrato, strumento che permette il monitoraggio delle attività aziendali, alla messa a disposizione da parte delle imprese di un monte ore permessi di 3.200 ore per i responsabili della prevenzione, a corsi di formazioni a carico della Regione Campania.

Previsti inoltre attività di controllo anche per quanto concerne la sicurezza stradale e una relazione semestrale sulla verifica dell’attuazione degli impegni sottoscritti.