• 25 Novembre 2024 12:37

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Porto di Napoli, Rea (Uil): “Basta continue provocazioni”

“Il porto di Napoli è un problema di importanza nazionale e servono misura, determinazione e responsabilità per cercare le soluzioni migliori per il suo rilancio e per quello dell’intera città,  è quanto afferma Anna Rea, segretario generale della UIL Campania”, a proposito del futuro del porto partenopeo. “Più di 500 lavoratori , dipendenti di Soteco, Conateco, Ex Ferport, Silos, Sms e di altre aziende attive all’interno del Porto di Napoli, sono in una condizione di vero disagio economico e lavorativo perché sottoposti a cassa integrazione, molti dei quali  a zero ore, con contratti di solidarietà , a banche ore, ed aspettano da troppo tempo risposte adeguate, condizioni di vita e di lavoro migliori: a tutti questi lavoratori non solo si nega il futuro, ma anche il presente ”. “Il Porto di Napoli è una grande , grandissima azienda che deve fare la propria e la fortuna dell’intera città, ma per questo non servono anatemi o continue provocazioni a mezzo stampa, dice Rea, serve ed è necessaria la responsabilità, l’intelligenza e la serietà di tutti. In primis del Governo dal quale aspettiamo ancora la nomina di una guida autorevole, qualificata e stabile per l’Autorità portuale del più grande porto della Campania e del Mezzogiorno, così come avviene per tutti i porti italiani. Non è possibile, continua Rea, affidare la gestione ai commissari , seppur competenti, e nascondere l’incapacità della politica di decidere e scegliere”. “Allo stesso tempo, continua il leader della UIL Campania, seppur vero che le risorse dell’ UE (i 154 milioni di euro , risultato raggiunto insieme alle forze sociali e alla regione) non vanno assolutamente perdute e disperse e se le prime gare, seppur con fatica sono state bandite, facendo un passo avanti rispetto al passato, riteniamo che questo non basti. Serve un impegno congiunto di tutte le istituzioni locali e nazionali insieme alle forze sociali e agli operatori sociali , per accelerare un’azione concreta e propositiva. Inoltre ci chiediamo perché alcune gare sono ancora ferme dall’area tecnica: è un problema di merito o di personale? Non serve sparare sul mucchio di fronte ai problemi, dice Anna Rea, ma occorre che ciascuno si prenda le proprie responsabilità. A tal proposito nei primi giorni di febbraio ci sarà un incontro monotematico al comitato portuale dul problema dragaggio premessa indispensabile per il rilancio economico e commerciale del porto di Napoli, così come il raccordo con gli assi ferroviari e stradali. “In tale direzione, conclude Anna Rea, è necessario un incontro con gli assessori interessati, le forze sociali ed imprenditoriali , alla presenza del Presidente Caldoro,  affinché si parli del futuro del porto di Napoli in trasparenza e con l’obiettivo di individuare convergenze per  interessi dell’intera collettività”.