Taranto, 16 Maggio 2020 – È stato approvato con Delibera del Comitato di Gestione n. 03/2020 del 13/05/2020 il nuovo Piano Operativo Triennale (POT) 2020- 2022 dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ionio, il documento programmatico previsto dalla vigente normativa del Sistema Portuale Italiano finalizzato a pianificare, lungo un arco temporale triennale, la condotta istituzionale – strategica, organizzativa ed operativa – dell’AdSP.
La redazione del POT ha abbracciato una metodologia basata sul principio della partecipazione quale strumento di apertura e promozione di politiche inclusive in grado di favorire l’integrazione tra i piani di sviluppo e, nel contempo, la coesione tra stakeholder del porto di Taranto – il cluster portuale, gli Enti, le Istituzioni e il personale interno – al fine di accrescere il valore dell’accountability istituzionale puntando sulla sperimentazione di nuove metodologie di lavoro.
Il documento è stato elaborato in collaborazione con SRM – Studi e Ricerche per il Mezzogiorno, che ha fornito supporto strategico e specializzato nell’analisi delle dinamiche economiche riguardanti il tema dei trasporti marittimi e logistico-portuali come descritte e approfondite nelle sezioni dedicate all’analisi dello scenario macroeconomico globale e nazionale.
La strategia inclusa nel nuovo documento programmatico che andrà a caratterizzare l’arco temporale 2020- 2022 si arricchisce di nuovi elementi e progettualità capaci di guardare al futuro in chiave propositiva e generativa ed è articolata su n. 5 obiettivi prioritari:
Innovazione, Porto e territorio, Sostenibilità, Infrastruttura fisica e Competitività, Accountability istituzionale. L’implementazione di tali obiettivi si svilupperà attraverso n. 20 azioni strategiche che andranno a tradurre e dare nuovo impulso alle diverse componenti portuali: da quella commerciale a quella logistica, da quella turistico – crocieristica a quella infrastrutturale e, non ultima, la componente industriale, all’insegna della sostenibilità economica ed ambientale.
Tra gli elementi introdotti col nuovo Piano, la proposta di un modello di porto 6.0 elaborata da SRM. Il modello offre una chiave interpretativa delle attività che uno scalo moderno deve essere in grado di mettere in campo per favorire la crescita di un territorio e per dare valore aggiunto alle attività marittime e logistiche, al fine di migliorare il posizionamento strategico e la forza competitiva nello scenario globale del sistema portuale. Il POT presenta, infine, una rivisitazione della Vision 2030 del Porto di Taranto introdotta con il precedente Piano e oggi aggiornata nei contenuti e nella forma, al fine di presentare, in maniera chiara ed efficace gli elementi di competitività su cui la nuova programmazione è incentrata ed allineata con le prospettive di sviluppo del sistema portuale ionico.
“Gli obiettivi e le sfide lanciati per il nuovo triennio – afferma il Presidente dell’AdSPMI, Sergio Prete – ambiscono a generare processi di innovazione e rigenerazione nei diversi ambiti che caratterizzano il sistema portuale di Taranto: dall’efficientamento energetico-ambientale al potenziamento della digitalizzazione dei processi e all’interoperabilità dei sistemi informativi; dalla valorizzazione della ZES e della ZFD alla operatività del terminal contenitori e della piattaforma logistica. La nuova programmazione intende, inoltre, dare nuovo impulso all’economia del territorio, sostenendo la vitalità delle realtà produttive esistenti ed emergenti e la più ampia interconnessione ed integrazione dell’ecosistema portuale, con l’obiettivo di generare nuovi modelli di business declinabili nella filosofia della ‘circular economy’, cioè in grado di sostenere la massima valorizzazione delle risorse marittime-portuali, industriali, intermodali, logistiche e turistiche.”