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Porto di Taranto, inaugurata dal Ministro Provenzano la testata del Molo San Cataldo

Taranto, 1 settembre 2020 – Con il completamento, in anticipo di quasi due mesi sul cronoprogramma contrattuale, della testata del Molo San Cataldo, la Rcm Costruzioni del gruppo Rainone aggiunge un altro tassello al complessivo e strategico intervento che sta ridisegnando lo scalo marittimo secondo il progetto dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Jonio.

Dopo aver adeguato un tratto del Molo Polisettoriale, realizzando anche delle nuove vie di corsa delle gru di banchina ed il dragaggio dei fondali per una larghezza di 20 metri dal filo esistente oggi, alla presenza del Ministro per il Sud e la coesione territoriale Giuseppe Provenzano, viene inaugurato il completamento di un altro intervento, che ha portato alla ricostruzione dell’impalcato della testata, in precedenza inagibile, del Molo a giorno San Cataldo.

“L’opera che inauguriamo oggi è una tappa fondamentale nel percorso che abbiamo tutti in mente, quello di avviare un nuovo modello di sviluppo per l’Italia e per questa città – così il ministro Giuseppe ProvenzanoUn ringraziamento speciale va all’autorità di sistema portuale per il lavoro che ha svolto.

Ho letto la scheda dei lavori, vale la pena di congratularsi anche con l’impresa. Un’opera che viene consegnata, caso più unico che raro in Italia, in anticipo rispetto al cronoprogramma, senza incidenti sul lavoro. Un aspetto che voglio ricordare, soprattutto in un’area dove ci sono stati lutti in passato. Un’opera dall’importante valenza ingegneristica.

Questa impresa (la Rcm) incarna proprio l’idea che vogliamo realizzare, un Sud che funziona. Abbiamo bisogno di normalità, di questa straordinaria normalità. E, quindi, un’azienda del Sud, un’autorità portuale del sud che realizzano un’opera così importante e strategica, in anticipo sui tempi, senza incidenti, con un valore ingegneristico importante penso che corrisponda al mezzogiorno di cui abbiamo bisogno, un mezzogiorno operoso, attrattivo che si apre al mondo”.

I lavori, che hanno interessato una superficie di circa 8.150 mq, si sono resi necessari per l’avanzato stato di degrado strutturale che riguardava la porzione limite sud-est del molo in adiacenza alla testata. Il cantiere nel quale sono stati impegnati una trentina di operai, si sono conclusi ad inizio agosto.

“Il completamento della testata del Molo San Cataldo consente alla nostra impresa di aggiungere un altro importante tassello nel progetto con il quale l’Autorità portuale di Taranto sta ridisegnando il volto e delineando lo sviluppo ulteriore delle infrastrutture portuali – ha detto Eugenio Rainone della Rcm costruzioni, partecipando al taglio del nastro – Ci sentiamo orgogliosamente parte di questo Sud, della capacità di fare impresa e creare condizioni per lo sviluppo, l’occupazione e nuove occasioni di crescita del nostro Mezzogiorno.

Oltre a ringraziare le maestranze e tutti i tecnici che hanno contribuito alla realizzazione dell’opera, con un anticipo dei tempi di realizzazione sul cronoprogramma contrattuale, mi corre l’obbligo, altresì, sottolineare la sinergia creatasi tra la nostra struttura tecnica e le figure chiave del Direttore dei lavori, l’ingegnere Nicchiarelli e del Responsabile del procedimento, l’ingegnere Daraio, sempre pronti a dare tempestivo riscontro alle nostre richieste”.

Ora l’azienda è impegnata in un altro intervento nel porto di Taranto, il consolidamento della Calata 1, la rettifica e l’ampliamento della banchina di levante del molo S. Cataldo, attraverso l’eliminazione dell’attuale risega, e la sistemazione delle aree retrostanti.

La Rcm Costruzioni è tra le più importanti aziende edili del Sud Italia. Ha sede a Salerno e Sarno e da tempo si è specializzata in Opere Marittime e Portuali che la vedono impegnata in tutt’Italia in importanti cantieri.

Tra quelli completati il consolidamento dei moli Trapezio, Levante, Manfredi e Ligea, il consolidamento e l’adeguamento della banchina di Ponente e di testata del molo Trapezio e Banchina Ligea, tutti nel Porto di Salerno.

Nella città campana, inoltre, la Rcm ha realizzato il primo lotto dei Lavori di difesa, riqualificazione e valorizzazione della costa.

Tra gli altri interventi, quelli nel porto di Trieste, per le bitte lungo la Riva Sud del Molo VII, l’apertura della diga foranea del Porto di Pescara e l’adeguamento del terminal croceristico del Porto di Savona. Tra i cantieri in corso, invece, l’imboccatura ed il dragaggio del porto di Salerno, l’escavo dei fondali del bacino Crispi n. 3 e connesso rifiorimento della mantellata foranea a Palermo, la viabilità portuale a Genova, la costruzione del pontile II Darsena traghetti a Civitavecchia, il completamento del porto commerciale di Gaeta, i lavori di risanamento e messa in sicurezza Banchina numero 33B del piazzale Nord del bacino di carenaggio numero 3 del porto di Napoli, la realizzazione di un nuovo bacino di carenaggio, strutture ed il consolidamento strutturale della Banchina Ovest nel cantiere di Marina di Carrara della Italian Sea Group, la ristrutturazione del banchina cd Ex Enel Sud, prospiciente il futuro deposito di GNL, a Ravenna.

La Rcm Costruzioni, inoltre, è a capo del Consorzio Stabile Grandi Lavori risultato vincitore dell’appalto come General Contractor per il Progetto Hub del Porto di Ravenna. Le opere del “Ravenna Port hub”, comprese nella prima fase, del valore complessivo di 235 milioni di Euro (costo del progetto più oneri accessori), consistono nell’escavo di 5 milioni di metri cubi di sedimenti, per approfondire i fondali del porto sino a -12,5 mt, nel rifacimento del primo lotto di banchine esistenti (per oltre 6,5 km) per adeguarle ai nuovi fondali e nella realizzazione di una nuova banchina della lunghezza di oltre 1.000 mt in Penisola Trattaroli dove sorgerà, tra l’altro, il nuovo Terminal Container.

Il completamento del progetto consentirà anche la realizzazione di aree destinate alla logistica in ambito portuale, per circa 200 ettari.