“Il controllo dello Stato sui porti finora non è mai stato messo in discussione e quindi non esiste il rischio che Trieste finisca in mani cinesi, neppure indirettamente. Lo stesso credo che il ministro Urso possa confermare delle concessioni portuali assegnate a società statali dell’Ungheria, certo non immune da influenza cinese. Invece di agitare spauracchi, il Governo si impegni per rendere sempre più competitivi i porti italiani attuando puntualmente i progetti previsti dal Pnrr, facendo attenzione a non snaturare le Autorità portuali e accelerando gli investimenti per modernizzare le reti trans-europee, le connessioni, i sistemi logistici e la digitalizzazione”. Lo afferma la capogruppo Pd alla Camera Debora Serracchiani, dopo che il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso ha detto “non ci consegneremo nelle mani dei cinesi”, a proposito dell’ingresso del colosso cinese Cosco in uno dei terminal del Porto di Amburgo che che controlla a sua volta il 51 per cento di una delle piattaforme logistiche del Porto di Trieste.