• 21 Novembre 2024 11:03

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Presentata al TTG di Rimini la ricerca sul turismo sportivo

   Il turismo sportivo in italia ha un indotto da 7,5 miliardi
Milano – ENDU, la più importante piattaforma in Italia di servizi dedicata agli sport, ha reso noti ieri, nell’ambito del TTG di Rimini, i risultati della ricerca dedicata ai trend del turismo sportivo, con dati su comportamenti e preferenze dei viaggiatori, realizzata in collaborazione con Destination Italia, la maggiore Travel Tech italiana, leader nel turismo Incoming esperienziale nei segmenti High-end e Luxury – quotata su Euronext Growth Milan.
La survey, avviata a luglio 2024, si è svolta sul database utenti di ENDU e ha visto la partecipazione di 9300 persone. I risultati raccontano come viaggiano gli appassionati di sport e dipingono abitudini peculiari che rendono il settore del turismo sportivo decisamente promettente per la crescita dell’indotto generato. Si tratta infatti di persone che molto raramente si trovano a viaggiare da soli (solo il 6,5% dei rispondenti viaggia in solitaria), per la maggior parte si spostano in famiglia (64,8%) o con gli amici (23,5%) e in media con 2 o 3 accompagnatori. La passione per lo sport influisce molto nella scelta della destinazione per le proprie vacanze: il 78% dei rispondenti segnala che la possibilità di vivere esperienze sportive è un fattore determinante (molto o abbastanza) nella scelta delle vacanze. 
 
In generale in Italia i turisti sportivi sono 4,5 milioni* e i viaggiatori che si muovono per partecipare ad eventi di partecipazione di massa, generano un indotto di circa 7,5 miliardi*, a cui si aggiungono 4,5 miliardi* solo nel segmento del ciclo turismoTra le discipline, la corsa si presenta come la disciplina più amata (39%), aspetto confermato anche dal dato economico: a fronte di un numero piuttosto ridotto di eventi, si tratta di circa 30 iniziative in tutto il Paese, l’indotto generato dalle maratone in Italia è di 120 milioni* (*dati elaborati da Endu e Destination Italia, tratti da Rapporto Isnart Legambiente e dati FIDAL, Camere di Commercio, Sole24Ore).
Un altro aspetto interessante è la diversificazione delle mete, con il 63,4% dei rispondenti che ha dichiarato di voler cambiare destinazione a ogni vacanza.
Dina Ravera, Presidente di Destination Italia ha così commentato: “Il turismo sportivo si sta affermando come una risposta concreta e innovativa all’overtourism. Permette di scoprire destinazioni meno conosciute, spesso legate a contesti naturali, culturali e paesaggistici di grande valore, ma che rimangono al di fuori dei circuiti di massa. Offre anche la possibilità di diversificare le destinazioni lungo tutto l’arco dell’anno e rappresenta un’opportunità strategica per tutto il sistema Paese. Oltre ad allentare la pressione sulle città d’arte e sui luoghi più affollati, questo genere di esperienze attrae visitatori stranieri appassionati di discipline come il ciclismo, il trekking, gli sport acquatici o lo sci. Le località più remote, spesso considerate secondarie, possono così sviluppare un’economia turistica più sostenibile, valorizzando le loro peculiarità senza subire l’impatto negativo del turismo di massa.”
Andrea Casalini, CEO di ENDU ha poi concluso: “L’enorme potenziale dell’Italia nel settore del turismo sportivo è ancora in gran parte inesplorato, ma il crescente interesse verso esperienze autentiche, legate allo sport e al benessere, è una leva decisiva per rilanciare il turismo del futuro. L’obiettivo di ENDU è favorire l’iscrizione a eventi sportivi e trovare le migliori ispirazioni per l’idea di sport di tutti: dalla corsa su strada al trali running, dal trekking lento alla bicicletta.