• 24 Novembre 2024 06:03

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Presentato il nuovo MED & Italian Energy Report

Nella foto: Massimo Deandreis, Direttore Generale SRM

Il Rapporto si concentra sulla transizione energetica e sul ruolo di rilievo che l’idrogeno può rivestire in termini di sostenibilità ambientale e di equità per lo sviluppo e la cooperazione euro-mediterranea.

Bruxelles, 1° dicembre 2021 – Presentato oggi dal dottor Massimo DeandreisDirettore Generale SRM, e dal professor Ettore Bompard, Direttore Scientifico ESL@Energy Center del Politecnico di Torino, il nuovo MED & Italian Energy Report, lavoro di ricerca annuale frutto della collaborazione tra SRM (Centro Studi collegato al Gruppo Intesa Sanpaolo) e l’ESL@Energy Center del Politecnico di Torino, quest’anno intitolato “The new game of hydrogen in the Euro Mediterranean region”.

Il Rapporto, giunto alla sua terza edizione, compie un’analisi ad ampio raggio sul tema dell’idrogeno, una delle nuove frontiere del futuro sistema energetico. Oggi, infatti, è necessario porre l’attenzione su fonti energetiche e tecnologie che possano consentire il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità al centro dell’agenda europea – e italiana.

In questo contesto, la regione del Mediterraneo può assumere un ruolo cruciale in termini di sviluppo di nuove fonti rinnovabili e tecnologie orientate alla riduzione delle emissioni e all’efficientamento di tutta la filiera energetica.

La transizione verso la sostenibilità nella regione mediterranea non può prescindere dall’interazione tra una terna di triangoli: un triangolo geografico, relativo alle tre macro- zone (Nord, Est e Sud) della regione, aventi differenti caratteristiche socio-economiche ed energetiche; un triangolo di attributi energetici, ovvero sicurezza energetica, sostenibilità ambientale ed equità sociale (coerentemente con il cosiddetto “trilemma energetico”); un triangolo delle commodity, che include energia elettrica, idrogeno e gas, che risulteranno centrali nell’implementazione della transizione energetica.

La presentazione del Rapporto ENEMED 2021 si è svolta oggi mercoledì 1° dicembre 2021 a Bruxelles in un evento ibrido con la partecipazione di esponenti delle istituzioni europee, deputati europei, associazioni di categoria internazionali, rappresentanti dell’Industria energetica e delle infrastrutture connesse all’energia.

L’evento è stato patrocinato dalle deputate europee Tiziana Beghin e Patrizia Toia, ed è organizzato con la collaborazione dell’ufficio di Bruxelles di Intesa Sanpaolo. Ha concluso i lavori il Presidente della Compagnia di San Paolo e ACRI, Francesco Profumo.

Massimo Deandreis, Direttore Generale, SRM:

SRM con il terzo Rapporto sull’Energia ha concluso un primo triennio di ricerca che ha voluto rappresentare quanto fosse strategico questo comparto per il Paese. Abbiamo voluto tracciare un quadro dei nuovi orizzonti e delle nuove sfide che lo scenario competitivo ci chiama ad affrontare: investimenti in infrastrutture, miglioramento della sicurezza energetica, rinnovabili ed efficienza, più sostenibilità e attenzione a ciò che va sviluppandosi sul tema dell’idrogeno. Il PNRR rappresenta la base per iniziare un nuovo processo nel nostro Paese fondato sull’economia Green ed anche sulla sinergia che può instaurarsi con l’economia Blue, non ha caso abbiamo anche dedicato un capitolo alla portualità ed allo shipping. L’Italia deve essere pronta a giocare e vincere “The new game of Hydrogen”, è questa la nuova capacità da mettere in campo.

Ettore Bompard, Direttore Scientifico ESL@Energy Center del Politecnico di Torino:

La transizione energetica è ormai un’esigenza indifferibile anche per la regione Mediterranea. La sua implementazione poggerà sull’interazione tra tre commodity chiave: energia elettrica, idrogeno e gas. In particolare, l’idrogeno “verde” (prodotto a partire da fonti rinnovabili) potrà rivestire un ruolo di rilievo non soltanto da un punto di vista di sostenibilità ambientale, ma anche come opportunità di sviluppo per i paesi delle sponde Est e Sud e, pertanto, di crescita armonica dell’intera regione mediterranea. Investimenti mirati nel settore, supportati da un’adeguata cornice normativa, potranno infatti consentire la creazione di una nuova filiera industriale, portando a un miglioramento delle condizioni di vita dei cittadini e a una possibile stabilizzazione dell’area. Ciò consentirà di aprire le porte a un nuovo dialogo energetico Mediterraneo, basato sulle rinnovabili, in grado di rimpiazzare quello attuale, fondato sulle fonti fossili.