Continua lo stato d’agitazione dei dipendenti dell’Autorità portuale di Napoli che stamane hanno bloccato, con fischi e striscioni, i lavori del Comitato portuale. I manifestanti, circa un centinaio, hanno protestato, dopo lo sciopero dello scorso 5 dicembre, contro il provvedimento che applica la spending review agli enti che gestiscono gli scali italiani.
La decisione – spiegano i contestatori – “scardina un sistema contrattuale che ha garantito, fino ad oggi, lo sviluppo dei porti e con esso la crescita del paese, grazie alla pace sociale che ha caratterizzato negli ultimi anni il settore, insieme alla politica di contenimento dei costi a cui le Autorità portuali si sono sempre ispirate”.
Partendo dal presupposto che la spending review “è applicata nei porti da oltre un decennio”, i partecipanti hanno denunciato “le violazioni dell’autonomia funzionale, organizzativa e gestionale del settore portuale nazionale che provocheranno danni economici e patrimoniali ben superiori ai risparmi, solo presunti, del Governo”. A Napoli, confermano i lavoratori dell’Ap, la protesta continuerà ad oltranza.