• 9 Gennaio 2025 09:07

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Protestano i lavoratori dell’AdSP Campania

NapoliLe Lavoratrici e i Lavoratori dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centrale dicono BASTALe scriventi Organizzazioni Sindacali proclamano lo sciopero per l’intera giornata del 9 gennaio 2025: una protesta che coinvolgerà tutte e tutti, senza eccezioni. Perché scioperiamo? Perché è inaccettabile l’ennesimo schiaffo ai diritti di chi lavora. Perché il principio generale del rispetto degli accordi e della loro stabilità nel tempo (pacta sunt servanda) vige anche nei porti campani.

Non riteniamo più possibile subire le conseguenze di irresponsabili atteggiamenti datoriali che, in spregio alla buona fede contrattuale, ci pongono costantemente sotto “minaccia” di disdette unilaterali della contrattazione aziendale, recuperi di somme già versate o sospensione di pagamenti dovuti, ignave attese di chiarimenti da parte di soggetti terzi. Non vogliamo più subire il rischio di una sistematica disapplicazione delle condizioni contrattuali di lavoro disciplinate dal contratto aziendale e dal Contratto Collettivo Nazionale dei porti per deficit imputabili agli attuali vertici di questa AdSP, quali la mancata conoscenza, comprensione e valorizzazione della peculiare natura del lavoro alle dipendenze dell’AdSP, frutto di una più generale e preoccupante distorta interpretazione della Legge 84/94 e dell’autonomia che essa tributa agli Enti portuali. Tutto ciò rappresenta un attacco diretto alla dignità delle Lavoratrici e dei Lavoratori dell’AdSP del MTC. Dopo l’Assemblea del 9 dicembre 2024, il mandato delle Lavoratrici e dei Lavoratori è chiaro: non c’è più spazio per i compromessi.

La pubblicazione “postuma” della delibera n. 65 del 25.11.2024, rendendo evidente come da Piazzale Pisacane sia in atto il tentativo di portare avanti un’azione di demolizione della funzione e dei contenuti del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro dei porti, conferma e rafforza le ragioni della nostra contestazione. Negando le proprie prerogative di “arbitro” sulle verifiche e controlli applicativi delle norme e del CCNL dei Porti, il vertice dell’Ente, punta a delegittimare la contrattazione collettiva nazionale, i Soggetti Negoziali e contestualmente la propria Associazione rappresentativa stipulante, Assoporti.

Lo riteniamo un atto gravissimo e, purtroppo, non nuovo! Non ci fermeremo di fronte a chi cerca di calpestare i nostri diritti! La disorganizzazione, la deregolamentazione e l’assenza di risposte concrete sono il simbolo di un sistema che punta soltanto alla autocelebrazione della propria immagine e al profitto scaricando i costi su chi ogni giorno manda avanti i porti, con fatica e dedizione.

Il 9 gennaio saremo in prima linea, al fianco di ogni Lavoratrice e Lavoratore, per ribadire che NON SIAMO MERCE DI SCAMBIO e che la dignità di chi lavora non può essere calpestata; pertanto, inviteremo a partecipare ed a parlarne con noi anche i lavoratori delle imprese ex artt. 16, 17 e 18 perché questo problema non risparmierà nessuno. 

Saremo a Napoli, al piazzale Pisacane, dalle ore 7:45 alle 15:21, per far sentire forte la nostra voce e dimostrare che senza di Noi i Porti si fermano! Non accetteremo passivamente l’erosione dei diritti. Non permetteremo che le responsabilità di chi governa il sistema portuale ricadano su chi lavora. Questo sciopero è un messaggio chiaro: RISPETTO, DIRITTI, FUTURO. Siamo pronti al confronto, ma non tollereremo più giochi sulle spalle delle Lavoratrici e dei Lavoratori. Il tempo delle scuse è finito. È il momento di lottare, UNITI E DETERMINATI. NESSUNO DEVE RESTARE INDIETRO!