Il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici si riunirà il primo del mese
Il nuovo Piano Regolatore del porto di Napoli sarà discusso il prossimo 1 marzo dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici. È quanto annunciato dal presidente dell’Autorità portuale di Napoli intervenendo al convegno “Infrastrutture e navigazione: Nuovi profili della sicurezza marittima e aerea” organizzato dall’università Parthenope. La ratifica del documento, riedizione del PRP fermo dal 2004, approvato all’unanimità anche dal Comune, è essenziale per l’erogazione dei finanziamenti europei (circa 340 milioni di euro) legati al Grande Progetto di ristrutturazione dello scalo. Il suo via libera arriverebbe ad elezioni concluse e nel mezzo di una successione al vertice dell’Ap di Napoli sul cui percorso non c’è ancora chiarezza. Dando per scontato la volontà del ministro Passera di non nominare un successore di Dassatti (lasciando la scelta al prossimo ministro dei Trasporti) si apre a partire dal 4 febbraio, data in cui scadrà il mandato, il periodo di prorogatio previsto dalla legge 84/94 di 45 giorni. Il 21 marzo il nuovo governo riuscirà a deliberare sulla questione? In caso contrario scatterà, d’obbligo, il commissariamento di Piazzale Pisacane.
Intanto l’Ap ha siglato una convenzione con la Curia di Napoli per favorire il turismo religioso con base dal porto di Napoli. “E’ una scelta che considero fondamentale – ha sottolineato Dassatti – verso l’integrazione che abbiamo sempre perseguito tra lo scalo e la città”.