“Il mondo cambia e per non essere superati bisogna muoversi in tempo”. Parole del ministro del Lavoro Giuliano Poletti nel corso di un incontro con Legacoop Romagna e Ormeggiatori del porto di Ravenna. Scopo dell’iniziativa, alla luce della prossima approvazione della riforma portuale, l’analisi del modello organizzativo dei servizi tecnico nautici e la sua efficienza nel garantire tutela della sicurezza e soddisfazione dell’utenza. Dopo una ricognizione via mare del “fronte del porto”, Mauro Samaritani, presidente del Gruppo ravennate, ha esposto al ministro i punti qualificanti dell’attività associativa: percorsi formativi in linea con il sistema europeo, clausole premianti per la formazione nel rinnovo contrattuale, istituzione di meccanismi di “scivolamento” pensionistico nell’ambito del fondo bilaterale. Poletti nell’apprezzare il modello organizzativo e operativo dei servizi tecnico – nautici ha sottolineato la necessità di “costruire un punto di equilibrio tra libertà e responsabilità”. “I due poli della dialettica non possono più essere solo il contratto e il confronto,” ha affermato. “E’ giunto il momento di individuare nuovi metri di misura per interpretare le novità emerse nel mondo del lavoro. Servono nuove regole e nella ricerca di un punto d’incontro tra tecnologia, capacità e sapere bisognerebbe raccontare di più e meglio esperienze come quelle degli ormeggiatori”. Nel suo intervento il ministro si è anche soffermato sull’emergenza nel Mediterraneo. “La politica estera comunitaria in questi anni ha sbandato troppo: prima soffermandosi esclusivamente sulla Cina, poi sull’Europa Orientale. Bisogna ricentralizzare l’attenzione sulla crisi mediorientale, sul ruolo del Mediterraneo che non può più essere considerato marginale”.