Roma, 4 febbraio 2019 – “Le Regioni hanno confermato al Parlamento la volontà di collaborazione istituzionale per fare in modo che il beneficio economico previsto dal provvedimento sul reddito di cittadinanza arrivi nelle tasche dei cittadini aventi diritto, nei tempi e con le modalità previste dal decreto”, lo ha dichiarato Cristina Grieco, Coordinatrice della Commissione Lavoro della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, a margine dell’audizione che si è tenuta oggi in Commissione Lavoro del Senato, alla quale hanno partecipato anche Luigi Mazzuto (Assessore Regione Molise e Coordinatore della Commissione Politiche sociali della Conferenza), Melania Rizzoli (Assessore alle Lavoro Regione Lombardia), Augusto Ferrari (Assessore Politiche sociali Regione Piemonte) e Claudio Di Berardino (Assessore al Lavoro della Regione Lazio).
“Noi vogliamo che il reddito vada al più presto alle famiglie, ma su questo tema c’è un po’ di confusione e non sono certamente le Regioni ad aver fatto ‘casino’, come ha detto il Ministro Di Maio. Abbiamo invece detto da subito, fin dal primo incontro con il Ministro, che rispetto all’organizzazione dei servizi per il lavoro e alle politiche attive non siamo disposti ad accettare pasticci o soluzioni improvvisate, con diversi aspetti di incostituzionalità.
Chiarito che la Costituzione attribuisce la competenza su questi temi alle Regioni – ha proseguito Grieco – abbiamo un solo interesse: l’esigenza che i disoccupati trovino davvero e presto un lavoro e che funzionino bene i servizi. Per questo abbiamo richiamato l’attenzione del Governo e oggi del Parlamento – su tempi, risorse e personale. Stiamo ancora attendendo l’assunzione di 1.600 unità per i centri per l’impiego (Cpi) già stabilita nei provvedimenti del Governo Gentiloni. Siamo d’accordo con il Ministro sul loro potenziamento attraverso l’assunzione di 4.000 nuove unità di personale, ma non abbiamo ancora visto i decreti che ci consentano di bandire i concorsi. Infine vogliamo chiarimenti sulla scelta del Governo di far ricorso a 6.000 navigator. Sotto quest’ultimo profilo ci preme di capire in che modo interagiranno con i Cpi, in quali sedi lavoreranno e a chi dovrebbero rispondere. Mi sembrano preoccupazioni legittime che meritano i necessari chiarimenti da parte del Governo. Bisogna procedere e andare avanti in modo ordinato, secondo tempi che siano davvero rispettabili, cercando di non fare il passo più lungo della gamba, nell’interesse dei cittadini. Nessuno si deve innamorare di modelli, di piattaforme o di ipotesi pregiudiziali. Dobbiamo guardare con attenzione agli strumenti che abbiamo a disposizione e ragionare su come, quanto e quando potenziarli”.
Bene ha fatto quindi il Presidente Bonaccini a chiedere al Ministro rispetto per le istituzioni regionali, ricordando che quando si vuole davvero dialogare bisogna saper ascoltare e magari anche rispondere nel merito”, ha concluso Grieco.