• 29 Novembre 2024 16:28

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Relazioni Italia – Mediterraneo, presentato lo studio SRM

È stato presentato, presso la sede del Banco di Napoli, il  6° Rapporto Annuale di SRM su “Le Relazioni Economiche tra l’Italia e il Mediterraneo”. Il convegno è stato aperto dal presidente del Banco di Napoli, Maurizio Barracco e dal presidente di SRM, Paolo Scudieri. Successivamente Alessandro Panaro, responsabile degli Osservatori “Maritime and Mediterranean Economy” di SRM ha presentato i risultati del Rapporto. E’ seguita la relazione di Daniele Mazza, vicedirettore generale del Banco di Napoli, su “Il ruolo della banca a sostegno dell’internazionalizzazione delle imprese”.
Il rapporto di quest’anno, oltre che alle relazioni commerciali ed alla presenza delle imprese italiane in questi mercati, punta ad analizzare anche le dinamiche dei traffici marittimi e degli investimenti in portualità e logistica che la Cina sta realizzando nel Mediterraneo con l’obiettivo di incrementare e facilitare i rapporti commerciali con i Paesi del Bacino. Uno spazio importante è stato dedicato all’analisi degli impatti economici che avrà la Silk Road (la Via della Seta), un ingente programma di investimenti, stimato in circa 1.000 miliardi di dollari, che la Cina stessa ha prefissato di effettuare lungo dei percorsi strategici – stradali, ferroviari, aerei e marittimi – che avranno effetti sulle dinamiche di interscambio che il Dragone ha in essere a livello globale e quindi anche in Europa ed in Italia.
Per Maurizio Barracco, presidente del Banco di Napoli, “gli scenari del commercio mondiale sono in rapido mutamento con diversi elementi di incertezza all’orizzonte, anche sul fronte atlantico”. “In questo contesto l’area del Sud Mediterraneo, nonostante l’instabilità, cresce economicamente ad un ritmo medio del 2,5% e rafforza la sua centralità anche grazie agli effetti del raddoppio di Suez e di Panama che favoriscono un crescente ruolo della Cina nel Mediterraneo. Il Mezzogiorno si trova nel centro geografico di questi cambiamenti, ma questo posizionamento favorevole non basta. Finiremo per fare i semplici spettatori o sapremo essere attori primari? Questo appuntamento annuale che il Banco di Napoli organizza con SRM serve a porre l’accento sulle sfide che abbiamo difronte e ricordare che noi – come partner bancario – siamo pronti a coglierle”.
I temi e gli spunti emersi dal rapporto di SRM sono poi stati discussi nella tavola rotonda “La crescente presenza cinese nel Mediterraneo: opportunità per l’Italia e il Mezzogiorno” moderata da Massimo Deandreis, direttore generale di SRM, alla quale hanno partecipato: Angela Stefania Bergantino, professore di Economia Applicata, Università di Bari e presidente SIET (Società Italiana di Economia dei Trasporti e Logistica); Sergio Bertasi, responsabile Ufficio di Rappresentanza di Intesa Sanpaolo a Pechino e presidente Camera di Commercio Italiana in Cina; Pier Luigi d’Agata, direttore generale di Confindustria Assafrica & Mediterraneo; Ettore Greco, direttore IAI-Istituto Affari Internazionali.
“L’Area Mena (Middle East and North Africa) rappresenta un’area di sbocco per le produzioni l’industria italiana in vari comparti produttivi, dalle costruzioni alle più tipiche produzioni del Made in Italy di alta gamma e/o di alta qualità  che hanno grande successo presso i consumatori dei paesi del Golfo. Il ruolo della banca è sempre più quello di consulente globale oltre che di finanziatore”, ha sottolineato Daniele Mazza, vicedirettore generale del Banco di Napoli. “Il nostro Gruppo è largamente presente nel Mediterraneo ma anche in Cina, paese che sta guidando la “riscoperta” commerciale del Mare Nostrum. Siamo quindi il soggetto bancario più idoneo e pronto ad accompagnare gli operatori economici lungo questa traiettoria “Mediterraneo-Oriente”.
Una specifica sessione dei lavori dal titolo “Le imprese, la visione italiana, l’Europa” ha visto le relazioni di Stefan Pan, vicepresidente Confindustria per le Politiche Regionali e Gianni Pittella, già primo vicepresidente del Parlamento Europeo, presidente del Gruppo S&D del Parlamento Europeo.
Massimo Deandreis, direttore generale SRM: “Quest’anno abbiamo voluto porre l’accento sul crescente ruolo della Cina nel Mediterraneo, Paese che con la sua strategia di penetrazione commerciale lungo la via della seta sta indirizzando numerosi investimenti nel settore marittimo portuale in tutto il bacino del Mediterraneo e nel Golfo. Il Rapporto, ricco di cifre e analisi, fa emergere questo fenomeno che rappresenta anche una delle principali ragioni dell’accresciuta centralità del Mediterraneo negli scambi mondiali. Riscoprire la rotta commerciale “Mediterraneo-Oriente” è la via per coniugare una più attiva presenza italiana nei Paesi del Nord Africa con il rafforzamento dell’interscambio commerciale con il gigante asiatico”.