• 21 Novembre 2024 14:28

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Repertorio Telematico subacquea industriale, online in Sicilia il modello per variare il livello

La regione Friuli Venezia Giulia pronta a seguire le orme della legge tutta siciliana

Palermo – Cambio di passo alla regione siciliana sul fronte subacquea industriale.

Il dipartimento lavoro, impiego, orientamento servizi attività formative, infatti, ha finalmente approvato la messa online del modello di variazione della posizione/livello di iscrizione e dei dati riportarti per i soggetti già iscritti al Repertorio Telematico della subacquea industriale presenti sul sito della Regione Siciliana.

In pratica, ora è possibile, per chi è già iscritto al repertorio, chiedere di modificare la propria posizione, senza perdere il numero di inserimento nel repertorio, presentando una domanda di variazione della propria posizione da Inshore al livello Top Up, dal livello Inshore a quello di Saturazione o dal Top Up al livello Saturazione.

Due le modalità per poter ottenere il passaggio ad un livello superiore, per chi è già iscritto al repertorio telematico, avendo già frequentato un corso di formazione professionale che ne ha consentito l’iscrizione: frequentare i corsi di formazione professionale per i rispettivi livelli o, in alternativa, un “assessment” cioè una valutazione delle competenze che si possono dimostrare tramite un brevetto IDSA così come previsto a pagina 7 del dprs n. 31/2018 cioè la valutazione del numero di immersioni e dei tempi di fondo come stabilito dagli standard IDSA. Tempi di fondo che devono comunque trovare idoneo riscontro nel Log Book individuale, taccuino individuale che riporta tutte le esperienze subacquee formative e lavorative, in possesso di ogni singolo subacqueo commerciale.

Tutto questo deve avvenire rispettando gli standard IDSA (International Diving Schools Association Standard & Procedures del 14 aprile 2014), rappresentati dal numero di immersioni e attività subacquee previsti dalla legge 07/2016.

Nella nuova circolare, approvata dal Dipartimento del lavoro, dell’impiego, dell’orientamento, dei servizi e delle attività formative, servizio VI, che si occupa del coordinamento servizi centri per l’impiego delle politiche giovanili e di precariato, della mobilità nazionale e transnazionale e dei percorsi formativi finalizzati all’esercizio delle attività della subacquea industriale, una novità importante è rappresentata dal riferimento alle circolari dell’IMCA del 24 marzo 2023, n. 1384 “Information Note” della IMCA (Minimum Criteria for Offshore Surface Supplied Diver Training) e n. 1385 “Information Note – Diver Training Certificates – IMCA Acceptance Criteria” disposizioni con cui IMCA raccomanda per l’Offshore i percorsi IDSA Level 3 (Surface Supplied Offshore Air Diver (IDSA Level 3) dell’International Diving Schools Association (IDSA) cioè il Top Up, se esiste una supervisione credibile e indipendente della Pubblica Amministrazione, che acclari il conseguimento della qualifica, con un unico punto di contatto qual è l’assessorato al Lavoro che effettua i controlli in Sicilia.

Infine, ad iscrizione effettuata, l’assessorato rilascerà la nuova card aggiornata con il nuovo livello di qualifica. La modulistica messa in atto dalla regione siciliana crea adesso un legame ancora più stretto fra IDSA, IMCA e lo stesso assessorato Lavoro della Regione Siciliana. Stretta collaborazione che in Italia assume un carattere ancora più importante per la subacquea industriale tutta, alla luce di un disegno di legge, dalle caratteristiche similari alla legge promulgata dalla Regione Siciliana, che potrà creare un repertorio anche nella regione Friuli Venezia Giulia.

In un prossimo futuro, infatti, i sommozzatori, certificati secondo percorsi formativi che fanno riferimento agli standard dell’IDSA, avranno la possibilità di iscriversi in Sicilia o in Friuli Venezia Giulia, in un repertorio telematico dal quale sarà possibile “attingere” i nominativi dei sommozzatori con tutte le carte in regola, perché in possesso delle competenze che rispettano gli standard di sicurezza previsti dal decreto legislativo n. 81 del 2008.