Il vizio d’origine della riforma dei porti sta nel suo derivare da una legge come la 84/94 dall’impostazione “datata”. Parola del Capo Dipartimento per i Trasporti, la Navigazione e i Sistemi Informativi e Statistici del Ministero delle Infrastrutture, Amedeo Fumero, ospite a Napoli dell’incontro “I Nodi Logistici della Campania”. “Il suo limite maggiore – ha spiegato – consiste nella mancata integrazione con la legge, attualmente in discussione, sugli interporti. Sui temi della programmazione e dell’autonomia finanziaria delle Ap, invece, pur potendo fare molto di più sono stati compiuti importanti passi in avanti su cui lavorare ulteriormente in futuro”.
Fumero ha accennato anche alla questione dei finanziamenti all’ecobonus bloccati da Bruxelles. “Non è escluso – ha confermato – che il meccanismo italiano possa essere introdotto a livello comunitario. In questo modo si potrebbe aggirare l’eventuale giudizio negativo come aiuto di stato”.