Franchi (Konsumer): “ Tutti i possessori di obbligazioni subordinate delle banche finite in default, ossia Carife, Carichieti, Banca Marche, Banca Etruria, Veneto Banca e Banca Popolare di Vicenza, hanno ancora speranza di recuperare i risparmi perduti.”.
Un cittadino di Fossobrone il giorno 10.12.07 si era recato presso la Filiale di Banca Marche del suo paese allo scopo di fare un’operazione di prelievo.
In quell’occasione il medesimo era stato convinto ad acquistare 200.000,00 euro di obbligazioni subordinate Banca Marche per complessivi € 202.827,84; somma, questa, che rappresentava la quasi totalità del capitale investito dal quel risparmiatore.
Sono, poi, note le vicende della Banca delle Marche: la medesima è stata posta dal Ministro dell’economia e delle Finanze, con decreto in data 15 ottobre 2013, in Amministrazione Straordinaria e la Banca d’Italia, con provvedimento del 22.11.15, ha disposto il trasferimento di tutte le attività e delle passività di tale istituto di credito ad un ente ponte definito Nuova Banca delle Marche. A seguire vi è stata la fusione per incorporazione di quest’ultima con UBI Banca (Unione delle banche Italiane) s.p.a.
Da ricordare, infine, che il risparmiatore, come tutti quelli che si trovavano nella sua condizione, ha avuto il rimborso dell’80% di quanto investito.
Avendo ricevuto l’importo di € 160.320,00 e cedole per € 23.717,43, il suo danno era di € 18.790,41.
Per ottenere il rimborso della minusvalenza si è rivolto all’avv. Giovanni Franchi, quale Presidente di Konsumer per la Regione Emilia Romagna. Il difensore è ricorso all’ACF (Arbitro per le Controversie Finanziarie), che con decisione n. 1298 del 7 gennaio 2019 ha condannato la Nuova Banca, ossia UBI al pagamento della somma di € 47.216,31, ossia la minusvalenza rivalutata, da maggiorarsi con gli interessi legali dal provvedimento al saldo.
È questa la prova – per l’avv. Giovanni Franchi – che tutti i possessori di obbligazioni subordinate delle banche finite in default, ossia Carife, Carichieti, Banca Marche, Banca Etruria, Veneto Banca e Banca Popolare di Vicenza, hanno ancora speranza di recuperare i risparmi perduti. L’istituto di credito avrebbe, infatti, dovuto comunicare che non si trattava di normali obbligazioni, ma di titoli che sarebbero stati pagati dopo il saldo di tutti gli altri debiti della banca, vale a dire carta straccia.
Gli uffici Konsumer sono ad disposizione per tutti quelli che si trovano nella medesima situazione, allo scopo di recuperare i risparmi perduti.
Nella foto l’Avv. Giovanni Franchi