Raccolta firme per l’apertura di una fase di concertazione con la Regione
Una fase di concertazione in grado di dare risposta definitiva alla domanda di mobilità nell’arcipelago napoletano. Lo chiede un coordinamento che vede la partecipazione delle associazioni di categoria di commercianti, albergatori, gruppi politici, comitati di cittadini e di pendolari dei trasporti marittimi delle isole di Ischia, Procida e Capri.
Un’iniziativa sorta dal basso, in risposta alla evidente incapacità a garantire la continuità territoriale, con una raccolta firme (pendolari.ischia@gmail.com) che reclama innanzitutto “una fase di partecipazione popolare ai processi decisionali in tema di trasporti a tutti i livelli istituzionali”.
Svariate le richieste dei firmatari che vanno dalla privatizzazione della Caremar a un nuovo assetto degli orari.
In particolare, nella petizione si invita a revocare la delibera GR 444 del 9 agosto 2011 con cui la Regione Campania ha deciso la privatizzazione della compagnia regionale favorendo invece un assetto interamente pubblico o, al limite, al 51%, con la partecipazione dei Comuni del Golfo.
Tra le altre richieste anche un potenziamento della flotta, attraverso il reperimento di risorse in grado di rimettere in esercizio le unità ferme per lavori (catamarano Achernar e unità veloce Isola di Procida) e sostituire, con omologa unità, il l’Isola di S. Pietro (in disarmo) fermo dal 6 giugno scorso; l’azzeramento dell’attuale piano di servizio Caremar, da ridefinire con le indicazioni che vengono dal territorio; l’assegnazione dei servizi OSP ( Obbligo di Servizio Pubblico ) “mediante gare europee per incentivare la libera e leale concorrenza nell’offerta e nella qualità dei servizi non escludendo il superamento delle attuali regole per i servizi residuali che privilegiano chi già tiene le linee in dispregio della competizione aziendale”; ridefinizione tariffarie.