Firmato accordo per lo sviluppo del sistema tra Marina Militare e Protezione Civile
Marina Militare e Protezione Civile insieme per la bonifica delle acque marine da rifiuti solidi e liquidi. Con un accordo firmato da Franco Gabrielli e dall’Ammiraglio di Squadra Giuseppe di Giorgio si da il via allo sviluppo di S.A.U.R.O. – Sea Antipollution Unit for Rapid Off-shore drainage – dispositivo brevettato dal Dipartimento della Protezione Civile per contribuire a rendere più semplici le operazioni di recupero di inquinanti e rifiuti dispersi in mare.
In grado di separare e recuperare sia rifiuti solidi (plastiche) sia liquidi (oli), anche contemporaneamente, il sistema è stato testato lo scorso dicembre presso il Circolo Ufficiali della Marina Militare a Roma, utilizzando un modello realizzato dal Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Firenze in scala 1:50 e montato su un modello di nave rimorchiatore della stessa scala, solitamente usato in assistenza alle piattaforme petrolifere.
In quella occasione è stato mostrato come il sistema –piuttosto semplice dal punto di vista tecnologico e realizzabile con costi contenuti – sia molto versatile, tanto da poter essere utilizzato da diversi modelli di nave.
Il sistema è in grado di recuperare materiali di varie dimensioni, da particelle sub-millimetriche fino a oggetti misurabili in metri, non solo in superficie ma anche ad alcuni metri di profondità. Può essere utilizzato in condizioni meteomarine avverse e a velocità superiori a quelle dei normali skimmer.
Dipartimento della Protezione Civile e Marina Militare, con l’accordo firmato, si pongono quindi l’obiettivo di individuare le possibili applicazioni per trovare la soluzione più efficace a risolvere un problema, quello dell’inquinamento marino, che ogni giorno mostra le sue negative conseguenze non solo sulla flora e la fauna marina, ma anche, conseguentemente, sulla popolazione.