Annunziata: “Entro la fine dell’anno partiranno 10-11 cantieri”
È un clima di fiducia quello che pervade il porto di Salerno. I risultati positivi del 2011, confermati dal +15% registrato nel primo semestre di quest’anno, e l’avvio del nuovo servizio container di Hamburg Sud – SeaGo Line testimoniano di un sistema produttivo in grado di competere ottimamente a livello internazionale. L’aggiudicazione delle gare per il completamento del progetto “Porta Ovest” e la firma del protocollo d’intesa Regione – Autorità portuale sul Grande Progetto “Sistema Integrato Portuale di Salerno” (73 milioni di fondi comunitari) garantiscono, d’altro canto, parte degli adeguamenti necessari per affrontare il futuro.
Nasce da qui l’ottimismo respirato nel corso della due giorni di Sea Sun – Festa del Mare, l’iniziativa, giunta alla decima edizione, che tra spettacoli e convegni ha celebrato lo scalo e tratteggiato le linee strategiche dei prossimi anni.
Con un obiettivo preciso: proiettare il territorio salernitano, le cui esportazioni passano per l’80% dalle banchine dello scalo, nella rete di scambi del Mediterraneo.
“Puntare sugli asset del turismo, della logistica e dell’industria”. Questa la parola d’ordine fatta propria, senza distinzioni di schieramenti, dai rappresentanti del circuito istituzionale e associativo intervenuti nei dibattiti.
Un traguardo ambizioso che, però, dovrà fare i conti in primo luogo con la mancanza di spazi: “siamo saturi”, ha denunciato il presidente dell’Ap, Andrea Annunziata, “abbiamo bisogno di aree retroportuali”.
Spazi, “non necessariamente nelle vicinanze del porto”, la cui disponibilità sarà presto resa nota in un report frutto di un accordo tra Ap e Camera di Commercio.
Una collaborazione, un’accelerazione concreta in direzione di una maggiore integrazione col territorio, che, nelle intenzioni di Mauro Maccauro di Confindustria “dovrà comunque valorizzare le due aree industriali della provincia”. “Non siamo interessati alla creazione di depositi – ha sottolineato – il retroporto dovrà creare nuova imprenditorialità, sviluppando ad esempio una nuova filiera industriale dei semilavorati”.
Fondamentale per il futuro anche la programmazione relativa all’offerta turistica e al diportismo.
Annunziata ha posto l’accento sulla centralità di un potenziato polo crocieristico in grado di accogliere entro i prossimi 4-5 anni 1,5 milioni di crocieristi. “Il prolungamento del molo Manfredi e il completamento della Stazione Marittima sono passi fondamentali. Restano da verificare – ha rivelato – le possibilità di ulteriori ampliamenti. Di sicuro, visti i numeri attuali, dovremo integrare ulteriormente la nuova Stazione Marittima”.
Stesso discorso sul diportismo, settore in cui Salerno, con ben quattro strutture dedicate, si avvia diventare una delle maggiori realtà della penisola. “Non sono spaventato dalla presenza dei porti turistici – ha affermato il sindaco De Luca – più porti significa trasformarsi in polo di attrazione. Ma è anche su altre strade che bisogna lavorare. Una città turistica deve coltivare la capacità di accoglienza, i turisti che scendono dalle navi da crociera non possono trovare i negozi chiusi”.
Non ha nascosto, invece, le difficoltà legate alla cantieristica. “Il PIP cantieristica – ha sottolineato il sindaco – sconta le difficoltà economiche del momento, siamo oggettivamente in ritardo, anche a causa dell’atteggiamento terroristico del governo nei confronti della nautica”.
Foto (da sinistra): Luciano Dassatti, Paolo Costa,Caldoro, Andrea Annunziata, Cirielli
GG