• 22 Novembre 2024 02:13

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Seatrade Miami. Italia leader nel settore crociere

Cemar: calo irrilevante nel 2012

 

Anche per il 2012, l’Italia si conferma la più importante destinazione europea nel settore crociere. E’ quanto ha dichiarato stamani Sergio Senesi, presidente di Cemar Agency Network di Genova, al Seatrade Cruise Shipping che si sta svolgendo a Miami.

Le proiezioni indicano, di fatto, che il 2012 si chiuderà con 10.748.000 passeggeri movimentati (-0,76% rispetto al 2011) e 4.891 approdi (-5,59% rispetto al 2011) nei porti italiani: un calo irrilevante visto il trend di crescita degli scorsi anni (+ 17% solo nel 2011), gli incidenti occorsi negli ultimi mesi e, soprattutto, il perdurare della grave situazione economica globale.

“Il mercato crocieristico conferma la propria solidità e l’appeal di sempre, nonostante la contingenza economica sfavorevole ed i recenti accadimenti – ha dichiarato Sergio Senesi – Abbiamo, inoltre, voluto espressamente effettuare delle verifiche ulteriori e una prima analisi della stagione 2013 ci consente di ipotizzare un imminente ritorno alla crescita, grazie soprattutto alle nuove unità che verranno consegnate, dopo questa stagione di sostanziale assestamento, sia in termini di movimentazione passeggeri che di approdi”.

Civitavecchia si conferma il principale porto crocieristico italiano anche nel 2012, con 2.420.000 passeggeri movimentati, seguita da Venezia (1.798.000 pax) e da Napoli (1.207.000 pax) che, insieme, gestiscono oltre il 50% del traffico crocieristico nazionale. Al quarto posto ancora il porto di Livorno, che per la prima volta supererà il milione di passeggeri. A seguire, i porti di Savona, Genova, Bari, Messina, Palermo, Catania, Salerno, Olbia e Cagliari.

La stagione crocieristica 2012 coinvolgerà 47 Compagnie di Navigazione, 148 navi e 66 porti italiani, che, in alta stagione, significheranno una movimentazione passeggeri pari a oltre 75.000 unità al giorno.

“Nonostante tutto, però, è necessario fare attenzione alla concorrenza straniera puntando sempre più al miglioramento de rapporto qualità/prezzo dei servizi erogati nei nostri porti se non vogliamo che alcuni fenomeni rilevati diventino anticipazioni di un’imminente realtà. Assistiamo, infatti ad un lento decremento degli scali italiani da parte di compagnie quali Star Clippers, Windstar, Seabourn, Sea Dream che con le loro navi da 100/300 passeggeri preferiscono altre destinazioni”.

La sfida per i porti italiani è, dunque, determinante: dimostrare maturità tecnica ed operativa. “Proprio per questo chiediamo ai porti di iniziare una programmazione degli accosti in base alle reali possibilità, creare strumenti più trasparenti, utili al coordinamento e monitoraggio delle prenotazioni delle banchine, cosa relativamente semplice con le moderne tecnologie e internet. Potrebbe essere una soluzione per superare i limiti strutturali legati a banchine e qualità dei servizi di terra”. E, ancora, sempre a riguardo dei porti italiani: “È triste dover segnalare, per l’ennesima volta, come in quasi tutti i porti italiani non si sia ancora provveduto allo smaltimento differenziato dei rifiuti. Le navi sono costruite con le migliori tecnologie, il personale è addestrato alla raccolta differenziata, persino nelle cabine ci sono contenitori separati. Stiamo parlando di tonnellate di rifiuti prodotti ogni giorno da navi che, una volta arrivate nei porti italiani, sono sovente costrette a scaricare il tutto in un’unica bettolina o container, perché nel porto non esiste la raccolta differenziata. Ciò comporta, tra l’altro, gravi costi per il bordo che arriva, così, a pagare somme fino a 200 euro a tonnellata per lo smaltimento di vetro, legno, cartone e alluminio.”

“Rileviamo, altresì, il crescente, costante successo riscosso dai sistemi di prenotazione crociere online – conclude positivamente Sergio Senesi – ai quali gli utenti si rivolgono con sempre maggior frequenza e familiarità”.