Si è concluso oggi il seminario in materia di igiene e ispezione dei prodotti ittici, promosso dalla Capitaneria di porto di Genova in collaborazione con l’Università di Pisa e l’Istituto zooprofilattico sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta.
Genova, 29 maggio 2020 – Il corso, della durata di tre giorni, è stato realizzato su piattaforma digitale in formato e-learning e ha visto partecipare oltre 100 discenti, tra gli studenti del corso di laurea in “Biosicurezza e qualità degli alimenti” dell’Università di Pisa, la cui partecipazione ha anche previsto il conseguimento di n. 3 crediti formativi, e i militari dei comandi liguri della Guardia costiera.
L’iniziativa è stata promossa dal Centro Area Pesca della Capitaneria di Genova per consentire sia l’aggiornamento degli “ispettori pesca”, ossia dei militari della Capitaneria di porto impegnati nei controlli sulla filiera della pesca e titolati di specifica abilitazione riconosciuta a livello internazionale, sia per realizzare un momento di approfondimento e confronto con gli studenti del noto ateneo pisano.
Ad affiancare i docenti universitari e i referenti regionali della Guardia costiera, un importante contributo è stato portato dai ricercatori dell’Istituto zooprofilattico sperimentale, con il quale la Guardia costiera ligure ha da tempo instaurato una fitta collaborazione, nonché dall’intervento del rappresentante di A.LI.SA. che ha inquadrato la materia dei controlli nell’ambito delle normative europee.
Gli argomenti trattati hanno interessato l’ecosistema marino – dal riconoscimento delle specie ittiche, alla conservazione, la vitalità e l’edibilità dei molluschi bivalvi, nonché le specie e le tecniche impiegate in acquacoltura – ma anche le possibili contaminazioni sul pesce: dai prodotti con cui entrano in contato gli alimenti, alle contaminazioni chimiche e amine biogene.
L’iniziativa ha riscosso particolare successo tanto per la possibilità di confronto tra studenti e operatori, sia per la capacità di offrire una visione di insieme tra il mondo accademico, quello della ricerca e quello operativo focalizzato ai controlli sul campo. Per tali ragioni, l’iniziativa sarà certamente ripetuta in futuro. Un impegno comune per preservare sempre meglio le risorse alieutiche del nostro mare e garantire l’origine e la qualità dei prodotti offerti sul mercato al consumatore finale.