L’assalto dei pirati al largo delle coste dell’Oman
A pochi giorni dalla liberazione della Savina Caylyn un’altra nave italiana nelle mani dei pirati. Si tratta della chimichiera Enrico Ievoli dell’armatore napoletano Marnavi. A dare la notizia la stessa società partenopea. L’unità, partita da Fujairah (Emirati Arabi) e diretta nel Mediterraneo con un carico di soda caustica, è stata attaccata alle cinque di stamattina al largo delle coste dell’Oman. Diciotto gli uomini di equipaggio: 6 italiani, 5 ucraini e 7 indiani.
“Attraverso l’unità di crisi – ha fatto sapere la Farnesina – ci manteniamo in contatto con la Marina Militare e con l’armatore per seguire da vicino gli sviluppi della vicenda”.
La Enrico Ievoli fu attaccata dai pirati già nel 2006 al largo delle coste di Aden. In quell’occasione i barchini con cui i pirati si preparavano all’arrembaggio furono allontanati dall’intervento di un elicottero della fregata Euro, unità della Marina italiana che si trovava in zona. L’unità, lunga 138 metri, 9.950 tonnellate di stazza è stata costruita nel 1999.
Appresa la notizia del sequestro il Presidente della Camera, Gianfranco Fini, ha espresso “preoccupazione per il ripetersi di attacchi a navi mercantili italiane”, manifestando la vicinanza ai marinai rapiti e alle loro famiglie ed esprimendo la speranza che la vicenda possa risolversi positivamente in tempi rapidi. Sulla base delle indicazioni e delle valutazioni espresse dal Ministero della difesa legate alla situazione di tensione in corso nell’area, è stata quindi rinviata la visita prevista per il 30 dicembre 2011 alla nave militare Grecale.
30 dicembre – ore 15.00
“Il Comandante ci ha informati che la nave è attualmente ancorata al largo delle coste della Somalia e che i membri dell’equippaggio stanno bene. Chiediamo scusa alle parti interessate per il riserbo che la siutazione richiede nel rispetto dei sentimenti e della privacy delle famiglie coinvolte in questa vicenda”. E’ quanto riferito da Marnavi in una nota.