• 16 Settembre 2024 21:31

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Shipping, equipaggi meno competenti e più cari

Sondaggio di Moore Stephens sui costi di gestione

 

Un aumento dei costi di gestione per le navi pari al 3%. Dopo i dati relativi al 2011 la società di consulenza Moore Stephens rende note le previsioni sui costi marittimi per il 2012 e il 2013 individuando nei lubrificanti e nel salario degli equipaggi i capitoli maggiormente in crescita.

Frutto di un sondaggio tra i maggiori attori del trasporto marittimo internazionale di stanza in Europa ed Asia l’indagine registra per la prima categoria un aumento del 2,9% nel 2012 e del 2,8% nel 2013 mentre per gli equipaggi un +2,3% (2012) e +2,4% (2013).

A motivare la crescita delle spese in lubrificanti, principalmente, la risalita del prezzo del petrolio. E le scelte dei fornitori di sfruttare l’eccesso di tonnellaggio della flotta a proprio vantaggio, favoriti anche dalla mancanza di qualsiasi alternativa praticabile al “lube” (a differenza di quanto sta accadendo con la riduzione dei costi di gestione attraverso il miglioramento dell’efficienza dei carburanti).

Più delicata la questione degli equipaggi che si intreccia ad un generale scadimento della qualità. Stando alle opinioni raccolte da Moore Stephens  molti player lamentano una flessione delle competenze dei marittimi che si tramuta in spese straordinarie a causa del maggior numero di incidenti. L’arrivo di nuove unità e la scarsità di manodopera cinese e filippina, unita alla tendenza a contratti sempre più brevi, porterà ad un “innalzamento dei costi che non significherà automaticamente migliori equipaggi”.

La difficoltà di ottenere finanziamenti, noli in declino e costi di adeguamento alle nuove normative sull’inquinamento e il lavoro marittimo sono state indicate come gli altri fattori che influenzeranno lo shipping nei prossimi anni.