Il Brasile uno dei target principali per gli scali della penisola
Nell’ambito della missione del Governo Italiano in Brasile è stato siglato oggi, dal vice Ministro Italiano agli Affari Esteri Marta Dassù e dal Ministro Brasiliano per i Porti, Leonidas Cristino, l’accordo tra il Porto di Venezia e il Porto di Santos.
Si tratta di uno dei 5 memorandum siglati dai Ministeri dello Sviluppo Economico e degli Esteri in visita presso lo stato sudamericano con l’obiettivo di “stimolare i contatti e lo scambio di know-how tra l’Unione Europea e il Brasile e migliorare le relazioni bilaterali, promuovendo inoltre uno sviluppo sostenibile dal punto di vista ambientale”.
Il Brasile è infatti un paese che ha dimostrato negli ultimi anni uno sviluppo economico crescente (+7,5%) e rappresenta un paese target per gli scali italiani ed Europei, sia per i porti che già hanno ferventi rapporti con il Sudamerica, che per quelli che potrebbero svilupparli nell’immediato futuro a beneficio delle economie territoriali.
È in questo contesto che si inserisce l’accordo tra i due scali che concretizza l’accordo bilaterale nel settore logistica e porti siglato il 26 maggio 2011 tra Italia e Brasile e definisce tra le aree di interesse comune e che saranno oggetto di cooperazione: educazione e formazione; ambiente; crociere; port community center; innovazione; progetti di sviluppo.
In particolare, l’interesse del porto di Santos verso Venezia si concentra sulle best practice in campo ambientale, sviluppate dallo scalo veneziano vista la particolare delicatezza dell’ambiente lagunare, e nel settore passeggeri, stante la leadership di Venezia come primo home port crocieristico del Mediterraneo.
“Ad oggi – ha dichiarato il Presidente dell’Autorità Portuale di Venezia Paolo Costa – lo scalo veneziano ha in essere un traffico rinfuse con l’America Latina ma, in visione prospettica e tenendo conto sia dei futuri sviluppi infrastrutturali dello scalo veneziano sia del mercato servito dal porto di Santos (dallo Stato di San Paulo fino al Paraguay e alla Bolivia), l’accordo siglato oggi rappresenta un importante primo passo per instaurare una relazione privilegiata più ampia che coinvolga l’intero arco dell’Alto Adriatico”.
Notevole interesse e attenzione è stata dimostrata per le soluzioni ingegneristiche che Venezia sta studiando per massimizzare l’efficienza dell’intermodalità nave oceanica-chiatta che sarà realizzata nella piattaforma portuale d’altura. Infatti, la difficile orografia brasiliana fa sì che le vie di comunicazione sulle quali si investa maggiormente siano proprio i porti sia fluviali che oceanici, puntando anche sull’intermodalità tra i due.