Il franchising cesenate lancia il progetto “Affitti brevi” per soddisfare la crescente richiesta di locazioni di durata inferiore ai 30 giorni. Già recepita l’applicazione della nuova disciplina fiscale
Che quello degli affitti brevi è un business interessante non lo ha capito soltanto Airbnb e così una realtà consolidata come Solo Affitti, rete immobiliare specializzata nella locazione con 350 agenzie (50 in Spagna) sta mettendo in campo il progetto “Solo Affitti Brevi”, per sfruttare un mercato che potrebbe generare per tutte le filiali del network un giro d’affari da 27 milioni di euro e 135 mila prenotazioni, per 337.500 persone da ospitare nelle case destinate a queste locazioni.
“Abbiamo deciso di puntare, come specialisti dell’affitto a 360 gradi, anche sugli affitti brevi – spiega Silvia Spronelli presidente di Solo Affitti – per completare l’offerta di chi cerca immobili in affitto, per sentirsi sempre a casa. La richiesta di locazioni per periodi inferiori al mese è in aumento, con un giro d’affari globale in crescita del 30%. Non sono solo i ‘vacanzieri’ a muovere il mercato, ma c’è anche chi si sposta per lavoro o necessità specifiche (assistenza a degenti, visita a parenti, corsi formativi ecc.), e ha l’esigenza di soggiornare in una città anche per pochi giorni. Solo Affitti brevi rappresenta una soluzione vantaggiosa anche per i proprietari che possono aumentare la reddittività dei loro immobili, verificando le prenotazioni in tempo reale, senza occuparsi dell’operatività”.
Solo Affitti prevede 3 tipologie di business. Fino a 5 immobili (micro business), Solo Affitti ipotizza un giro d’affari di 72.000 euro. Fino a 25 (medium business) con un giro di affari di 356 mila euro, e oltre i 25 immobili gestiti (maxi business) dove le opportunità di business e di guadagno per l’agente immobiliare diventano decisamente interessanti.
L’osservanza degli obblighi fiscali introdotti a fine luglio, non prevede passaggi complicati, ma risulta fondamentale effettuare con attenzione determinati approfondimenti per non incappare in sanzioni sgradevoli soprattutto quando l’accordo si instaura tra soggetti fisici. L’intermediario immobiliare che raccoglie il pagamento dell’affitto, dovrà trattenere dalla somma l’importo della cedolare secca del 21%. Se, invece, il canone di locazione viene pagato direttamente al locatore, il pagamento dell’imposta sarà in capo al proprietario che potrà scegliere tra pagare la cedolare secca o l’aliquota Irpef, in sede di dichiarazione dei redditi.
L’iniziativa nasce per offrire ai proprietari nuovi occasioni di business, un modo per mettere a reddito il proprio investimento o lascito ereditario, ricavandone ottimi guadagni (puliti e senza incombenze). Solo Affitti Brevi si propone come interlocutore preparato e attento alla cura dei vari passaggi per rendere l’esperienza del cliente il più appagante possibile.
Solo Affitti, terzo franchising immobiliare italiano, punta a raddoppiare entro il 2022 la quota di mercato, dal 3% a 7%, raggiungendo 500 agenzie dislocate sul territorio nazionale.
Grazie ai 35 mila contratti di locazione gestiti ogni anno, il volume d’affari generato da tutte le agenzie Solo Affitti è pari a circa 35 milioni di euro. Nelle 350 agenzie Solo Affitti lavorano 1000 persone, che hanno trovato casa a oltre 1 milione di persone negli ultimi 20 anni.