Sdoganamento telematico entro il 2014
È Civitavecchia il primo porto del Tirreno ad attivare la sperimentazione dello Sportello Unico Doganale. Dopo Ravenna è lo scalo laziale quello che entro il 2014 si pone l’obiettivo di effettuare per via telematica l’intero processo di sdoganamento della merce.
A presentare la novità il Segretario Generale dell’Ap, Maurizio Ievolella, Teresa Alvaro, Direttore Centrale Tecnologie per l’Innovazione dell’Agenzia delle Dogane, Roberta De Robertis, Direttore della Direzione Interregionale delle dogane per il Lazio e l’Abruzzo ed Eugenio Ursi, Direttore dell’Ufficio delle Dogane di Civitavecchia. “A livello europeo – ha spiegato Teresa Alvaro – l’Italia è considerata il Paese apripista per la messa in opera del sistema a sportello unico per le pratiche doganali e degli operatori commerciali in tutta l’Unione Europea. Attualmente, infatti, non esiste uno sportello unico in nessuno degli Stati membri così come previsto dal codice doganale comunitario e la nostra sperimentazione è un modello per tutta l’UE”.
Lo Sportello Unico Doganale è stato attivato a luglio 2011 con le modalità previste dal decreto attuativo della Presidenza del Consiglio dei Ministri (DPCM 242/2010), in attesa del completamento del “dialogo telematico” tra tutte le amministrazioni coinvolte nel processo di sdoganamento che dovrà concludersi entro luglio 2014. Il DPCM di fatto obbliga le 18 amministrazioni ad integrare i processi di competenza, di cui rimangono titolari, per offrire alle imprese una “interfaccia” unitaria (single window/one stop shop), che, a regime consentirà: la richiesta, il controllo e lo “scarico” delle certificazioni/nulla osta/autorizzazioni per via telematica; la “digitalizzazione” dell’intero processo di sdoganamento, compresi i segmenti di controllo di cui sono titolari amministrazioni diverse dall’Agenzia delle Dogane.