Proposta direttiva più severa delle prescrizioni Imo
Con 48 voti favorevoli, 15 contrari e nessun astenuto la commissione Ambiente del Parlamento europeo ha dato un primo via libera alla normativa per la riduzione del tenore di zolfo nei carburanti per uso marittimo.
Le emissione marittime di anidride solforosa e ossidi di azoto, è stato stimato, provocano 50 mila morti premature ogni anno nell’Ue e, entro il decennio, supereranno quelle provenienti da fonti terrestri. Nel corso del dibattito è stato evidenziato come i benefici per la salute pubblica, grazie all’introduzione delle nuove regole, possano oscillare tra 15 e 34 miliardi di euro.
La nuova normativa europea dovrebbe essere più severa di quella determinata nel 2008 dall’Imo. Attualmente il limite dei tenori di zolfo nei mari europei è del 3,5% (dal primo gennaio 2012): secondo il calendario previsto dall’Ue dovrebbe essere tagliato ulteriormente allo 0,5% entro il 2015 e allo 0,1% entro il 2020, soglia da raggiungere con cinque anni di anticipo nel caso di utilizzazione nei limiti delle acque costiere (12 miglia nautiche).
Le navi potranno utilizzare delle tecnologie equivalenti, come sistemi di depurazione dei gas di scarico, in alternativa all’uso di combustibili a basso tenore di zolfo. È il caso ad esempio della Maersk Line che già da quest’anno, per tutti i suoi scali nel porto di Goteborg provenienti dall’Asia, usa una tecnologia (switch) che innesca carburante “verde” al raggiungimento del limite delle acque costiere.
Il voto apre la possibilità di avviare negoziati con il Consiglio Ue, in vista di un possibile voto della plenaria attualmente già previsto per fine maggio.