Maltempo: ritardi nell’aspirazione del carburante
“Sono venute meno le condizioni di sicurezza”. Così la protezione Civile ha annunciato il termine delle ricerche nella parte immersa di Costa Concordia. La decisione è stata presa di comune accordo “dopo aver sottoposto al Comitato tecnico scientifico le informazioni ricevute dagli operatori sullo stato di deformazione dello scafo in corrispondenza dei varchi aperti nei giorni passati”. Continueranno invece le operazioni nella parte emersa “per verificare ulteriormente alcune zone dello scafo, così come procederà la ricerca mirata nei 18 chilometri quadrati di mare scandagliati nei giorni passati per verificare se gli obiettivi individuati possano corrispondere ai corpi delle persone ancora disperse”.
Costa Crociera intanto ha presentato un piano per la gestione di materiali e rifiuti che si trovano all’interno della nave. Il piano prevede tre ambiti d’intervento: la raccolta, lo smaltimento e il trasporto di materiale galleggiante e ingombrante; la raccolta e lo smaltimento delle acque nere e quello dei prodotti chimici e degli olii. Su quest’ultimo punto si terrà una riunione proprio oggi per mettere chiarire i particolari più delicati dell’operazione.
Ancora ritardati i lavori propedeutici all’aspirazione del carburante a causa delle proibitive condizioni meteorologiche.