“Non voglio entrare nello specifico ma è abbastanza palese che c’è una stortura dal punto di vista competitivo e che crea problemi. Da ex Cfo direi un’aberrazione tecnica”. Così Giulio Terzariol, Ceo Insurance del gruppo di Generali all’Insurance Summit del Sole 24 Ore e 24 Ore. Il Danish Compromise, che permette alle banche con partecipazioni in imprese assicurative, di ridurre l’assorbimento di capitale regolamentare. Un tema tornato di prepotente attualità dopo l’Opa lanciata ieri sera da Banco Bpm su Anima e dopo che, sempre dall’Insurance Summit, il presidente di Unipol Carlo Cimbri ha definito il meccanismo “scandaloso”. “Negli ultimi tempi si è vista una proliferazione di queste cose, prima che diventi un’epidemia sarebbe il caso che il legislatore ne faccia un punto di attenzione e inizi a intervenire prima che sia troppo tardi”. “Noi ci sentiamo molto bene con noi stessi. – ha concluso il manager – Ma avere dissonanze e asimmetrie competitive non è l’ideale, se volessimo comprare una società di asset management saremmo svantaggiati. È un problema di sistema, non sto parlando pro domo, bisogna pensare alla solidità del sistema”.