Dismesse tre navi della classe Strade romane e i traghetti Lazio e Toscana
Due unità sulla linea Civitavecchia-Arbatax-Cagliari, una sulla Napoli-Cagliari-Palermo. E inoltre, il ritorno di Florio (rimesso a nuovo dopo l’incendio di tre anni fa) che insieme a Rubattino coprirà la Napoli-Palermo, la ripresa giornaliera della Genova-Olbia-Arbatax con Janas e un programma di 33 partenze settimanali da 6 porti nel continente verso 4 scali sardi.
Sono solo alcune delle novità comprese in un piano industriale che Cin (Compagnia Italiana di Navigazione) ha accluso alla notifica all’acquisizione di Tirrenia inviata all’antitrust italiana.
Un progetto che, riprendendo anche rotte trascurante negli ultimi anni di Tirrenia, è incentrato principalmente sul riassetto dei servizi e su un radicale rinnovo della flotta, con la dismissione immediata di cinque navi e il noleggio di tre nuove unità.
Con una compagine rinnovata (40% Moby, 30% fondo Clessidra, 20% Luigi Negri, 10% Francesco Izzo) Cin punta così, con la risoluzione delle “sovrapposizioni” tra i servizi di Tirrenia e quelli di Moby (considerate comunque “marginali”), a chiudere il contratto di acquisizione entro il 21 giugno e a costituirsi in Spa (con una capitalizzazione della nuova società di 50 milioni).
Dal giorno dopo il closing si provvederà “a mandare in demolizione – come confermato dall’Ad di Cin, Ettore Morace – tre navi della classe Strade romane, più i traghetti Lazio e Toscana”. Considerate “vecchie, lente e non adeguate ai servizi” saranno sostituite da tra tre unità veloci (27 nodi) e con capacità di carico paria a 2mila passeggeri e 2mila metri lineari per le merci.