Esercitavano attività non autorizzata di riparazione e rimessaggio di imbarcazioni da diporto in un’area destinata ad uso agricolo. È quanto scoperto dagli uomini della Capitaneria di porto di Torre del Greco nell’ambito delle operazioni di monitoraggio e controllo ambientale predisposte nell’arco costiero del “miglio d’oro”, compreso tra i comuni di Portici, Ercolano e Torre del Greco, in coordinamento con le procure della repubblica di Napoli e Torre Annunziata. Su un terreno ampio circa 1.500 metri quadri i militari hanno rilevato lo smaltimento illecito dei rifiuti proveniente dall’attività di riparazione, l’immissione delle acque reflue industriali prodotte nel sottosuolo nonché lo sversamento di sostanze chimiche altamente nocive e pericolose per la salute umana. Trentaquattro in tutto le unità da diporto di varie dimensioni rinvenute all’interno dell’area (unitamente a macchinari vari ed immobili) per un valore complessivo di oltre 1.000.000 di euro sottoposte anch’esse a sequestro in relazione alle quali sono in corso i relativi accertamente atti a verificarne la relativa appartenenza non potendosi escludere alcun tipo di ipotesi al riguardo sulla loro provenienza. Quattro le persone deferite all’autorità giudiziaria.