Genova, 4 dicembre 2020 – Totale blocco delle autostrade liguri, con i mezzi pesanti imprigionati in una morsa di neve, ghiaccio e inefficienza. “Dopo che da cinque giorni – denuncia Giuseppe Tagnochetti, coordinatore ligure di Trasportounito – viene lanciato l’allerta neve, la Società Autostrade non ha svolto alcuna attività preventiva e non si è attrezzata per intervenire per la pulizia delle strade con una rete che è oggi totalmente paralizzata”. Sono chiuse le autostrade A6, A26, A7, e per agevolare le operazioni dei mezzi antineve Polstrada ha disposto il divieto temporaneo alla circolazione sulla A26 Genova-Gravellona Toce, tra il bivio con al A10 Genova-Savona e la Diramazione Predosa-Bettole in entrambe le direzioni di marcia. Sulla A7 Genova-Serravalle, tra la diramazione della A26 e Genova Bolzaneto verso Genova e tra Bivio A12 e Serravalle Scrivia in direzione di Milano, il divieto è previsto solo per i mezzi pesanti con peso a pieno carico superiore a 7,5 tonnellate. Nel savonese A6 chiusa ai Tir, da Savona a Ceva in direzione Torino e da Carmagnola a Savona, in direzione Savona.
Con la chiusura della provinciale 29 di Cadibona, nel savonese, causata dalla caduta di alcuni alberi e quella disposta per i Tir in alcuni tratti della A6 e della A26 per le forti nevicate, i mezzi pesanti sono sostanzialmente ‘bloccati’ in Liguria. “E ora il vaso è davvero colmo – prosegue Tagnochetti – non è possibile che ogni disservizio, ogni inefficienza, ogni blocco, spesso causato anche quando poteva essere evitato, ricada sulle spalle dell’autotrasporto. Se per efficienza logistica in questo Paese – prosegue – si pensa puntualmente di penalizzare l’anello più debole della catena, l’autotrasporto, ebbene si sappia che non esiste più margine di sopportazione. La competitività del sistema non si crea tirando la corda sino a farla strappare e annientando una categoria, che, piaccia o non piaccia, è strategica e centrale proprio nella catena logistica”. “Siamo stufi di sentir parlare di disservizi, anche quando le emergenze erano ampiamente prevedibili – ha concluso Tagnochetti – e ci rivolgiamo al Governo e al Parlamento con una brevissima frase: se l’autotrasporto salta e si ferma, anche quel poco di efficienza che ancora sopravvive nel sistema Paese è arrivata al giro finale”.