• 15 Novembre 2024 02:20

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Trofeo Carlo Riva, alla Marina di Lisanza un Super Ariston del 1971 vince il Best in Show

Un investimento-hobby, con il quale ho realizzato il mio sogno di imprenditore appassionato di nautica e motoristica d’epoca. Entrare in questo porto sarà un po’ come rivivere il periodo d’oro delle competizioni motonautiche sul Lago Maggiore”. Così il milanese Massimo Sordi, Cavaliere e Commendatore della Repubblica Italiana, da oltre mezzo secolo titolare di imprese del settore medicale, ha commentato la rinascita della Marina di Lisanza, porto turistico sulla sponda orientale del lago Maggiore a meno di un’ora d’auto da Milano da lui recentemente acquisito e riportato a nuova vita. Per festeggiare l’evento, dal 5 all’8 settembre 2024 è stato organizzato il Trofeo Carlo Riva, raduno internazionale con i motoscafi più iconici del mondo, provenienti dall’Italia, Svizzera, Germania, Olanda e Inghilterra. La manifestazione si è svolta grazie alla collaborazione della Riva Society ItaliaRiva Club Lago MaggioreRiva Club Suisse e con il supporto della Riva Historical Society, l’associazione nata nel 1998 che, attraverso i suoi 13 dipartimenti, tutela e diffonde la cultura dei motoscafi in legno nati dal genio di Carlo Riva. Tra i partner la FIM Federazione Italiana Motonautica, il CONI, l’ASI Automotoclub Storico Italiano, Frederique Constant e Vitale Barberis Canonico.

Non ha ancora un nome perché reduce da un lungo restauro, ma alla sua prima importante uscita pubblica il Riva Super Ariston numero 959 (terza serie), varato nel 1971, si è già aggiudicato il Best in Show Coppa Marina di Lisanza in occasione del Trofeo Carlo Riva. L’imbarcazione appartiene al bergamasco Roberto Valli, imprenditore del settore gomma plastica, fondatore nel 2015 del cantiere di restauro Sarnico Classic Boats insieme al cugino e collaudatore Riva Arturo Savoldi. Buon sangue non mente, considerato che il nonno di Valli, Giuseppe Guerini, era campione europeo di motonautica, collaboratore e collaudatore degli scafi di Serafino Riva, papà del futuro pioniere Carlo. La barca, restaurata nel proprio cantiere insieme al maestro Giacomo Lazzari, è rinata dopo un anno di lavori durante i quali sono state ricostruite la carena, le murate, la coperta e gli impianti. Motorizzata con un Crusader da 320 cavalli è in grado di raggiungere 40 nodi di velocità. A Toro II, Super Ariston numero 380 del 1961 motorizzato con un Chris Craft da 275 cavalli, è stato invece assegnato il Trofeo Carlo Riva per l’originalità. Il motoscafo appartiene a Alfio Lavazza, titolare della Nautica Lavazza di Brebbia sul Lago Maggiore nonchè autore del restauro.

Tra i particolari originali la capottina e la rara tappezzeria zebrata, già vista nelle foto d’epoca con a bordo Anita Ekberg. Toro II ha preceduto in classifica l’Aquarama Special Cocoa (1974) dell’olandese Frans Van Belle e l’Ariston Claudia (1971) del tedesco Kurz Egbert. Il Concorso di Eleganza Frederique Constant è stato vinto dall’Aquarama Special Giò I (1977) dei fratelli olandesi Tom, Pieter e Sijbrand De Vries, seguito dall’Ariston Camille (1965) dell’inglese Robert Kathro. La Coppa ASI ha visto primeggiare Mara (Ariston 1959) di Fabio Sordi, seguito dall’Aquarama Super del 1970 di Marco Keller e dall’Ariston Furia del 1959 di Michele Dell’Utri.     

Al Trofeo Carlo Riva hanno partecipato anche le auto della Scuderia Storica Mediolanum e del Club Italia, associazione di amici e appassionati (max 70 soci) nata nel 1986. Tra le auto esposte una Maserati 200 SI e cinque modelli di Lancia (B24 America, Flaminia Sport Zagato, Aurelia B20, Fulvia 1600 HF e Stratos). Sesto presidente del Club Italia, in carica dal 2022, è lo svizzero-torinese Stefano Macaluso.