Paestum, 26 novembre 2021 – È la giornata del Turismo Archeologico sostenibile, verde e subacqueo, la vera esperienza del viaggiatore attivo, che ama il pianeta e mette al bando il consumo del suolo e del patrimonio e gli itinerari triti, da mandare a memoria come vecchie filastrocche.
Sono l’Automobile Club Italia, Federparchi, Confagricoltura, Legambiente, Touring Club Italiano e Trenitalia i destinatari principali di una delle tre intuizioni-proposte che partono dalla Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico di Paestum per cambiare dal profondo la struttura della destinazione Italia e le possibilità di viaggio in Italia: il Turismo esperienziale, la sostenibilità, lo sviluppo delle aree interne, la mobilità elettrica, l’utilizzo dei treni regionali e il modello del Parco diventano protagonisti per la valorizzazione del patrimonio archeologico.
Un’idea della BMTA che lancia anche la proposta di utilizzare le auto elettriche nei Parchi Nazionali, per la mobilità sostenibile e in raccordo con le stazioni servite dai treni regionali, partendo dal Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni.
Se ne è parlato questa mattina nella nuova e definitiva sede della BMTA, il Tabacchificio Cafasso, con il Direttore e Fondatore della BMTA Ugo Picarelli e i vertici degli Enti e delle Organizzazioni interessate.
Dario Gargiulo General Director ACI Europe, Rosario Rago Componente della Giunta esecutiva di Confagricoltura, Stefano Ciafani Presidente Legambiente, Silvestro Serra Direttore Responsabile del Touring, Sabrina De Filippis Direttore Business Regionale Trenitalia e Giorgio Palmucci Presidente dell’Agenzia Nazionale del Turismo ENIT. Ma non solo. Per discutere di un argomento al centro dell’interesse mondiale, sono arrivati, per esempio, a Paestum anche Mario Tozzi, come Presidente del Parco dell’Appia Antica e Donatella Bianchi, Presidente Parco Nazionale delle Cinque Terre e giornalista di Linea Blu che sarà premiata nel corso della giornata per il miglior contributo giornalistico in termini di divulgazione con il Premio Internazionale dedicato a Sebastiano Tusa.
Nel corso dell’incontro “I Parchi per la valorizzazione del patrimonio archeologico e per un turismo più esperienziale e sostenibile” si sono susseguiti gli interventi di Alfonso Andria Consigliere di Amministrazione Parco Archeologico di Paestum e Velia e Silvestro Serra Direttore Responsabile Touring che ha anche moderato l’incontro. Sul concetto di Parco come “laboratorio di buone pratiche” e sull’importanza della “mobilità sostenibile” ha poi focalizzato l’attenzione Tommaso Pellegrino Presidente del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni. “Nei Comuni del Parco abbiamo costruito una rete di colonnine per le auto elettriche con l’obiettivo di incentivare la mobilità di questo tipo in un’area molto vasta – ha spiegato Pellegrino – e stiamo valorizzando i cammini che sono parte della storia e della cultura dei nostri territori”. L’importanza di un’articolata rete di treni regionali per lo sviluppo di una mobilità sostenibile è stata invece evidenziata da Sabrina De Filippis. “Con 6800 corse al giorno, 1700 località raggiunte, 467milioni di passeggeri in più nel 2019 e il 50% della flotta rinnovata, con spazi per bici, la rete di Trenitalia fa la sua parte nella valorizzazione dei Parchi – ha rimarcato il Direttore Business Regionale Trenitalia – I nostri treni raggiungono 33 siti Unesco e sono abbinati a bus per raggiungere le aree archeologiche”. Della necessità di mettere in campo azioni “coerenti con l’era della transizione ecologica” ha parlato Stefano Ciafani, mentre una nota critica è stata introdotta dal giornalista Mario Tozzi. “L’Italia si fa vanto di essere il Paese con più testimonianze archeologiche, ma non è il più visitato perché non c’è una tutela seria del viaggiatore che, se viene, non ritorna – ha stigmatizzato Tozzi – I prezzi sono impossibili e le situazioni di contorno non sono buone: si punta su un’unica stagione turistica e, per il resto, siamo latitanti. Per non parlare, poi, dell’aspetto che tocca la legalità: a Roma ci sono 30mila turisti al giorno non censiti perché sono in strutture abusive”.
Tozzi ha, inoltre, chiosato: “Nessuno pensa ad un vero turismo sostenibile e si ricorda che i Parchi sono un simbolo dell’efficienza della Pubblica Amministrazione”.
Giovanni Cannata Presidente del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio, Molise, in collegamento, ha annotato che “sostenibile è una parola molto pronunciata ma molto poco praticata”, per poi soffermarsi sull’accessibilità dei territori e sui problemi di connessione di rete “molto critici” che hanno le aree interne dei Parchi. Rosario Rago Componente Giunta esecutiva Confagricoltura ha auspicato un modello di investimenti importante, che integri le esigenze di tutela e valorizzazione delle eccellenze e del patrimonio culturale del territorio; sulla stessa lunghezza d’onda Donatella Bianchi, intervenuta in qualità di Presidente del Parco Nazionale delle Cinque Terre, che ha invocato una “visione interdisciplinare e trasversale” per il Sistema Paese in generale e per quello dei Parchi in particolare, ricordando quanto l’avvento della linea ferroviaria abbia inciso nel far diventare il Parco “Verticale”, da lei diretto, una meta per tre milioni di turisti l’anno. “Il lavoro importante è connettere le conoscenze, oltre a fare un grande sforzo di investire anche nella comunicazione e nella qualità”, ha esortato Alfonso Pecoraro Scanio Presidente Fondazione UniVerde, mentre “semplificare il processo burocratico troppo complesso” è la priorità invocata da Agostino Casillo Presidente del Parco Nazionale del Vesuvio. “Il modello dei Parchi dovrebbe essere un paradigma importante per il turismo”, ha rimarcato Renzo Iorio Vice Presidente Vicario Federturismo, mentre Gabriele Milani Direttore Generale FTO ha lanciato un appello: “Come imprese chiediamo che il turismo organizzato venga valorizzato dalle istituzioni e venga ascoltato e consultato per la comunicazione e promozione”.
Consegnato in mattinata anche il Premio “Antonella Fiammenghi” alla migliore Tesi di laurea sul Turismo Archeologico. A ricevere il premio Saverio Macaluso per la tesi di Laurea Magistrale in Archeologia e Culture del mondo antico “Una forma di comunicazione: il turismo archeologico. Una nuova professione e nuove prospettive”, discussa presso la Alma Mater Studiorum Università degli Studi di Bologna.
Non solo Parchi, nella seconda mattinata della BMTA. Un desk interattivo multitouch per “toccare” i tesori dell’archeologia della Campania, come i reperti dell’Antica Capua o dell’area archeologica Etrusco – Sannita di Fratte o le Pitture Funerarie provenienti da vari siti archeologici campani e, ancora, un’area immersiva negli elementi iconografici delle simbologie salvifiche degli antichi romani. Sono alcuni dei contenuti realizzati da Scabec per la piattaforma “Cultura Campania.
Ecosistema digitale per la cultura”, disponibili all’interno dello stand della Regione Campania alla BMTA. Uno spazio che esprime tutto il valore dell’investimento innovativo intrapreso dall’Ente regionale, tra i primi in Italia a concepire e realizzare quella che Rosanna Romano Direttore Generale per le Politiche Culturali e il Turismo Regione Campania ha definito una “casa in cui accogliere tutto il settore culturale in ambiente digitale” nel corso di un convegno ospitato oggi alla Borsa. Nell’incontro sono stati presentati i diversi segmenti che compongono l’ecosistema. L’importanza del digitale per preservare e divulgare l’immenso patrimonio che la Campania conserva è stata raccontata dai vari esperti del settore che hanno contribuito alla realizzazione della piattaforma. Obiettivo comune: puntare a rendere accessibile a tutti una parte significativa del patrimonio che il territorio custodisce, a partire dall’archeologia che riveste un ruolo primario nell’offerta culturale regionale.
E così, per far scoprire la Campania nel complesso, dalle ricostruzioni dei luoghi storici ai tour virtuali dei più importanti monumenti, nello stand della Borsa i visitatori possono sfruttare l’esperienza immersiva della “card box”: un leggerissimo lettore, simile a una macchina fotografica usa e getta, in cui basta inserire il proprio cellulare su cui scansionare il QR code di riferimento, e ci si trova catapultati sulle coste di Procida piuttosto che nei giardini della Reggia di Caserta.
E godersi il viaggio da una bellezza all’altra della Campania.