Venezia, 16 ottobre 2021 – Un 2021 in linea con il 2020, ma ancora in netto calo rispetto al 2019, ultimo anno prima della crisi da Covid-19. E’ il risultato dal comparto extralberghiero di Venezia fotografato da Otex, primo osservatorio sul turismo residenziale extralberghiero in Italia promosso dall’associazione Property Managers Italia.
Da gennaio ad agosto l’affitto turistico di appartamenti in città ha registrato un fatturato pari a 52,4 milioni di euro, sostanzialmente in linea con i 52,6 milioni del 2020. Nel 2019, invece, il fatturato del comparto è stato pari a oltre 134 milioni, più del doppio.
“Le città d’arte rispetto alle destinazioni marittime hanno sofferto di più la crisi scaturita dal Covid – commenta Marco Nicosia data analyst di Otex e fondatore di Full price -. Le perdite con il 2019 sono drammatiche in tutti i casi, e alcune destinazioni registrano una perdita sostanziale anche rispetto al 2020. Venezia al contrario, quest’anno è riuscita a recuperare terreno grazie ad una buona stagione estiva. Vedremo se nel prossimo trimestre consoliderà questa crescita e riuscirà a chiudere l’anno in positivo rispetto al 2020”.
Guardando, infatti, al fatturato del 2021 rispetto al 2019 le perdite vanno dal -65% di giugno al -26% di agosto, mentre rispetto al 2020 il fatturato di quest’anno è aumentato dal 42% a giugno, del 56% a luglio e del 53% ad agosto.
“Il comparto turistico extralberghiero è ancora molto lontano dai livelli pre Covid – dice Stefano Bettanin, presidente di Property Managers Italia, Ceo di Rentopolis e Shomy Tech – anche se in alcuni casi l’estate dal 2021 ha spinto la domanda di appartamenti fortemente al rialzo e quindi anche il fatturato delle aziende. Nei prossimi mesi sarà cruciale portare avanti il nostro lavoro senza più interruzioni e chiusure causate dalla pandemia, che mi sembra sia finalmente sotto controllo grazie ai vaccini, per capire se riusciremo a chiudere l’anno almeno in linea con il 2020, o, dove possibile, anche in crescita. Il prossimo anno poi l’obiettivo sarà quello di tornare ai livelli pre crisi puntando sulla voglia di viaggiare delle persone. Per farlo però è necessario avere regole chiare sugli spostamenti, anche degli stranieri, perché sono una componente fondamentale per il nostro comparto dal nord al sud dell’Italia”.