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Turista si tuffa in mare e non fa rientro: ritrovata sul promontorio di Cala dell’Oro

Genova, 26 giugno 2023 –  Alle ore 18:00 circa, una privata cittadina segnalava, tramite il numero blu 1530, alla Sala Operativa della Capitaneria di porto di Genova che una turista tedesca di 61 anni, dopo essersi tuffata in mare nella baia di San Fruttuoso alle ore 16:30, non aveva fatto piu’ ritorno a riva, dove c’era il marito ad attenderla.

Il personale della Sala Operativa della Capitaneria di porto Guardia costiera di Genova procedeva prontamente al coordinamento dei soccorsi disponendo l’invio in zona della m/v cp 883 di Santa Margherita Ligure e dell’Elidrago dei Vigili del Fuoco per poter effettuare delle ricerche di piu’ ampia scala.

Oltre ai predetti mezzi di ricerca e soccorso veniva disposto l’invio dell’elicottero Nemo 04 della Guardia costiera e del Nucleo Sommozzatori dei Vigili del Fuoco.

Grazie ad una meticolosa attività di ricerca coordinata dalla predetta Sala Operativa la turista tedesca veniva ritrovata arrampicata sul promontorio di Cala dell’Oro dal quale, tuttavia, non riusciva più a scendere.

Veniva, pertanto, contattato il soccorso alpino ed organizzato un Rendez vouz con la m/v cp883 a Camogli, al fine di portare il personale del predetto soccorso a Cala dell’Oro via mare e provvedere al recupero della malcapitata.

Considerata l’impervietà dei luoghi, veniva richiesto l’intervento di un velivolo della Stazione Elicotteri della Marina Militare Maristaeli luni e, a cinque minuti dall’arrivo dello stesso, veniva annullato il suo intervento in quanto i Vigili del Fuoco alle ore 00.30 comunicavano di aver recuperato la dispersa e di averla fatta imbarcare sulla loro motobarca.

la sala operativa dell capitaneria di porto guardia costiera inviava la soprammenzionata unita’ nel porticciolo di camogli ove l’attendeva un’autoambulanza per prestare le prime cure necessarie.

solo un grande spavento per la signora soccorsa.

la guardia costiera raccomanda, come regola prudenziale, di non avventurarsi mai in solitaria e di comunicare sempre a qualcuno i propri itinerari per ridurre, eventualmente, le dimensioni dell’area di ricerca in caso di mancato rientro.