• 27 Novembre 2024 05:13

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USB occupa la sede dell’Autorità Portuale, per la democrazia sindacale e contro la corruzione nel porto di Genova

Genova -Occupata dai lavoratori portuali organizzati con USB la sede della autorità portuale a Genova: un’iniziativa per protestare contro il sistema di corruzione messo in luce dalle indagini della procura e contro il blocco delle relazioni sindacali con USB nel porto, con l’ultima situazione eclatante dell’esclusione di USB dalle elezioni RSU del terminal PSA-GP, arrivata in modo pretestuoso dopo che la nostra organizzazione ha raccolto oltre 200 firme.

Quello che emerge è che l’autorità portuale non ha svolto finora il suo ruolo super partes e ha finito per agevolare quel sistema tra sindacati confederali e associazioni padronali che ha tutto l’interesse a tenere fuori USB.

La nostra organizzazione rappresenta un elemento di disturbo per questo “cartello” che da anni decide delle politiche portuali italiane e che, a quanto pare, si troverà di nuovo a discutere della riforma del sistema portuale e del nuovo CCNL Porti.

Non ci stiamo: anche in relazione al sistema Genova, emerso da inchieste giudiziarie e denunciato anche dalla nostra organizzazione mentre altri se ne sono rimasti in silenzio, siamo convinti che la democrazia sindacale non sia negoziabile, che la trasparenza sia l’unico antidoto alla corruzione e che l’esclusione della nostra lista dalle elezioni RSU del terminal PSA-GP sia stata pretestuosa e antidemocratica.

Grazie alla mobilitazione arriva la convocazione dall’Autorità Portuale di Genova

Dopo 4 ore di occupazione della sala del Capitano di palazzo San Giorgio, USB assieme ai propri iscritti del Porto di Genova è riuscita ad ottenere una convocazione del tavolo di confronto sulle relazioni sindacali per domani martedì 21 maggio alle ore 10:00, alla presenza del Presidente della Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale.

Tale convocazione ha permesso di porre fine alla occupazione; in un momento di totale incertezza abbiamo voluto dare una risposta che rompesse la liturgia messa in atto da chi fino ad oggi ha permesso di gestire l’attuale modello portuale nel modo che tutti stiamo assistendo da anni.

Domani valuteremo l’esito dell’incontro per capire se ci sono spazi concreti di apertura di relazioni con l’AdSP.

Sul futuro di Genova lanciamo da subito l’assemblea per il giorno 25 maggio p. v. ore 10.30 presso il CAP in via Albertazzi 3r a Genova.