Orsoni al Comitato Cruise Venice: “Applicare il decreto Clini-Passera”
“Il pericolo quotidiano non è costituito dalle grandi navi, ben assistite e tecnologicamente molto avanzate ma spesso da imbarcazioni più piccole, che affrontano con troppa disinvoltura e fiducia nella proprie abilità la navigazione nei canali e lungo le linee costiere o che non investono in manutenzione”. Federimorchiatori entra nella mischia e invita ad approfondire la questione delle grandi navi da crociera in Laguna, sollecitando un confronto tecnico con gli addetti ai lavori per trovare soluzioni adeguate per tutti. “Le misure di sicurezza ambientale che in questi giorni hanno come oggetto le navi da crociera che transitano nella Stazione marittima di Venezia – spiega l’associazione – possono e devono essere attivate salvaguardando i sistemi economici locali, già fortemente messi a dura prova da questa lunga recessione che sta colpendo tutti i comparti. Chiudere l’accesso della Stazione marittima di Venezia alle navi da crociera significa cassare migliaia di posti di lavoro nel porto, nel commercio e nei trasporti aerei con un sol colpo di spugna”. La presa di posizione di Federimorchiatori giunge dopo il nulla di fatto di un incontro tra il
Comitato Cruise Venice e il sindaco della città Giorgio Orsoni da cui è emerso che “l’unico obiettivo del primo cittadino è l’applicazione immediata del decreto Clini-Passera”. “Il sindaco – ha spiegato il comitato – è contrario a qualsiasi soluzione alternativa al passaggio nel Canale della Giudecca, vuole che il transito sia consentito solo a navi al di sotto delle 40.000 tonnellate. Alla domanda posta dalla delegazione sul fatto che le flotte attuali non sono su quegli standard ha risposto che costruiranno navi appositamente per Venezia, senza minimamente curarsi della fase transitoria e senza considerare che il traffico crocieristico di navi al di sotto delle 40.000 tonnellate, vecchie navi o una nicchia ridotta, attualmente rappresenta solo il 10% del totale dei crocieristi a Venezia”.